I Foo Fighters hanno pubblicato un post in cui promettono di continuare come band dopo la scomparsa del batterista Taylor Hawkins
A quasi un anno dalla scomparsa del batterista Taylor Hawkins, morto a marzo 2022, i Foo Fighters hanno rilasciato una dichiarazione in cui dicono che andranno avanti come band, anche se non precisano in che modi e tempi: “Mentre salutiamo l’anno più difficile e tragico della nostra band”, scrivono, “ci viene ricordato quanto siamo grati per le persone che amiamo e adoriamo di più, e per i nostri cari che non sono più con noi. I Foo Fighters si sono formati 27 anni fa per rappresentare il potere salvifico della musica e una continuazione della vita. E negli ultimi 27 anni i nostri fan hanno costruito una comunità in tutto il mondo, un sistema di sostegno devoto che ha aiutato tutti noi a superare insieme i momenti più bui. Un posto per condividere la nostra gioia e il nostro dolore, le nostre speranze e paure, e per unirci in un coro di vita insieme attraverso la musica. Senza Taylor, non saremmo mai diventati la band che eravamo – e senza Taylor sappiamo che saremo una band diversa. Sappiamo anche che voi, i fan, contavate per Taylor quanto lui contava per voi. E sappiamo che quando ci rivedremo – e lo faremo presto – ci sarà con lo spirito insieme a tutti noi ogni sera”.
— Foo Fighters (@foofighters) December 31, 2022
I Foo Fighters avevano ricordato Hawkins a settembre con due concerti a Londra e Los Angeles a cui avevano partecipato numerosi artisti, fra cui Paul McCartney, Liam Gallagher, i Them Crooked Vultures e il figlio del batterista Shane Hawkins, che ha suonato la batteria in My Hero. L’ultima volta che Hawkins è salito sul palco con la band è stato al Lollapalooza di Buenos Aires, cinque giorni prima che venisse trovato morto in un hotel di Bogotà.