Com’era prevedibile, l’ospitata di Kanye West – o Ye, come vuole farsi chiamare adesso – alla prima puntata della nuova stagione del Saturday Night Live ha fatto discutere, e non per ragioni legate alla musica, nonostante le tre esibizioni, fra cui quella con Lil Pump, in abiti piuttosto inusuali. A fare scalpore sono state, al solito, le dichiarazioni politiche del rapper, che sul finire dello show ha voluto ribadire il suo supporto a Trump nonché l’intenzione di candidarsi per le presidenziali del 2020: “Tante volte”, ha detto, “parlo con bianchi che mi chiedono “come può piacerti Trump se è un razzista?”. Beh, se mi preoccupasse il razzismo me ne sarei andato dall’America tanto tempo fa”. Il discorso non è stato mandato in onda, ma è stato postato da Chris Rock nelle storie di Instagram:
Wowwwww only 3 people clapped. Chris Rock is laughing At @kanyewest pic.twitter.com/jAGP5OwKXD
— 2cool2blog (@2Cool2Bloggg) September 30, 2018
La polemica non si è chiusa sabato sera: il giorno dopo, Trump ha commentato su Twitter: “Come molti, non guardo il SNL (anche se in passato l’ho presentato) – non è più divertente, nessun talento o fascino. è solo una pubblicità politica per i democratici. Pare che Kanye West, che dopo lo show indossava un cappellino con la scritta Make America Great Again, sia stato grande. Sta guidando la carica!”
E per finire, sempre su Twitter, Kanye ha difeso le sue posizioni postando una foto col cappellino incriminato e rilanciando con l’idea di abolire il tredicesimo emendamento della costituzione degli Stati Uniti, quello che proibisce la schiavitù.
this represents good and America becoming whole again. We will no longer outsource to other countries. We build factories here in America and create jobs. We will provide jobs for all who are free from prisons as we abolish the 13th amendment. Message sent with love pic.twitter.com/a15WqI8zgu
— ye (@kanyewest) September 30, 2018