di Ercole Gentile
È arrivata a Berlino nel 2012 da un piccolo paese del Sudafrica. 500 euro in tasca, una chitarra e la sua voce. Sembra poco, ma non lo è. Perché quando possiedi una voce come quella di Alice Phoebe Lou, tutto può succedere. Ed in effetti sta succedendo. La giovane e bella cantautrice è stata recentemente messa sotto contratto da un’agenzia di management berlinese, ha un booking, un nuovo EP ufficiale e dal vivo è affiancata dall’italiano Matteo Pavesi.
Però la storia della bionda Alice nasce sulle strade di Berlino. Terminata la scuola in Sudafrica, decide di partire per l’Europa e si ferma nella capitale tedesca, dove inizia a suonare timidamente fuori dalle stazioni della metropolitana. E’ uno di quei pochi casi in cui quando incontri un musicista di strada non riesci ad esserne indifferente. Ti fermi, per forza. La sua voce è così suadente che basta una chitarra ed un piccolo amplificatore per renderla speciale. E così si iniziano a formare capannelli di gente sempre più consistenti durante le sue performance, la stazione della U1 di Warschauer Strasse ed il Mauerpark alla domenica (dove si tiene un gigantesco mercato delle pulci ed un immenso karaoke all’aperto), diventano i suoi palchi preferiti.
Alice è umile e suona ovunque, ma non è una qualunque. E così il suo nome inizia a girare, girare, girare a Berlino (ma non solo) e va a finire che lo scorso luglio ha suonato al Lido (storico locale rock berlinese), presto aprirà la data dei The Lumineers a Johannensburg, ed attualmente sta portando la sua musica in Palestina.
Io vi consiglio di seguirla, sono convinto che prossimamente se ne sentirà parlare parecchio. E non possiamo che augurarglielo.