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Le anime di Vipera, nel nuovo video in anteprima

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(Credit: Martina De Giorgi)

Anime è il nuovo video di Vipera estratto dal recente esordio, Acerbo E Divorato

Caterina Dufì – in arte Vipera – è un’artista e autrice che spazia nella multidisciplinarità attraverso musica, poesia, arte figurativa e performance. Le sue origini sono salentine ma vive ormai a Bologna  da tempo , dove si laurea in Lettere moderne e oggi studia Arti Visive. 

Il suo interesse primario è la scrittura di una parola da dire in scena, giunta in bocca come un ronzio di cose dell’istinto portate a trasparenza. L’appuntare frasi udite, l’attenzione verso una scrittura di tipo descrittivo e vicina alla pratica della copia dal vero sono le vie che predilige e insegue nello scrivere in versi e in prosa.

Vipera è il suo progetto con il quale compone e crea a partire dai suoi brani un immaginario visivo che tenta di corrisponderli, lontano dalla didascalia o dalla trasposizione sommaria, studiando il modo di formare tipico dell’analogia. L’attenzione alla parola si espande verso campi intersezionali che coinvolgono, ad esempio, performance e radiofonia. Si dedica al disegno e alla stampa d’arte: copia dal vero, linoleografia e monotipia sono le sue tecniche predilette perché capaci di attivare, ognuna secondo le sue peculiarità e la sua tecnica, la lateralità della pratica disegnativa, aprendo ad uno studio più ampio dello stile personale. A dicembre 2023 è uscito il suo disco d’esordio, intitolato Acerbo E Divorato, per Dischi Sotterranei. Ci racconta così il nuovo video che accompagna Anime, in anteprima:

Il brano Anime (intermezzo due) è stato registrato a partire dalla ripresa simultanea di voce e organo, per ottenere la coesione che io e Niccolò cercavamo tra cadenze della voce e linea melodica. Scelti gli accordi, abbiamo fatto una serie di prove e dopo averne selezionata una è partito il lavoro di registrazione degli altri strumenti. Il brano tratta le idee di cambiamento ed evoluzione interiore attraverso l’immagine dinamica dell’equilibrio e del suo rovescio.

(Credit: Martina De Giorgi)


Il video è stato realizzato a partire da una serie di riprese a certe forme immobili che mi colpivano: sculture – oggetti – edifici. Ho raccolto materiali eterogenei da selezionare in seguito, decidendo in fase di montaggio se e quali immagini affidare a dei brani scelti del disco. La scultura Le génie du repos éternel si trova nel giardino del Musée Rodin a Parigi, vicino ad una grande fontana inattiva, di acqua ferma. Ho passato un certo tempo a riprendere la scultura, sotto cieli diversi. Rivedendo il girato ho trovato in alcune riprese fatte alla scultura poco dopo la fine di una pioggia delle risonanze specifiche con il brano Anime, in termini di colore e temperatura emotiva. La strana luce – grigia – di quel giorno dava alle immagini una resa cromatica quasi totalmente desaturata, un finto bianco e nero in cui risaltano le gocce sulla superficie ancora umida della statua. 

Ne Le génie du repos éternel è rappresentato un corpo nel punto esatto di indifferenza delle forze, al limite tra equilibrio e caduta. Il video tenta di restituire come un ‘ritratto’ di Anime a partire dal cielo di quel giorno, dal volto e gli arti di quel corpo, che raccontano così bene nella loro posa la doppia natura di sforzo e quiete trovata che è propria dell’equilibrio. Il passaggio tra discipline (musica, video, arti visive) è nella mia pratica un tentativo di accordare a suono e parola un modo ulteriore di mostrarsi, dando forma a parti che altrimenti sentirei come mancanti. Il mio vizio è doppio: c’è una passione documentaria, che cerca direttamente nelle immagini e oggetti del mondo un travaso esatto, e una d’invenzione, la quale va verso la progettazione di strutture (com’è per il piedistallo in ferro e legno per la copertina di Acerbo e divorato) o macchine (la macchina per il volo progettata da Federico Rizzo per Tentativo di volo).

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