Home Speciali Liste e classifiche Rumore Week: che cosa è successo questa settimana (21/1 – 27/1)

Rumore Week: che cosa è successo questa settimana (21/1 – 27/1)

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Il nostro riassunto della settimana, sopra e sotto i palchi
dal 21 al 27 gennaio 2019

IL PIPISTRELLO DI OZZY OSBOURNE

Per un anniversario importante come quello del giorno in cui Ozzy Osbourne morse un pipistrello sul palco guadagnandosi lo status di leggenda del rock, ci vuole un ricordo tangibile. Così Ozzy ha deciso di celebrare i 37 anni dall’avvenimento con un pipistrello di peluche, con la testa staccabile naturalmente. In lista desideri subito.

1 THE LUMINEERS PER ANDREA LASZLO DE SIMONE

Uomo donna, l’album di Andrea Laszlo De Simone, è piaciuto a tutti, compreso Jeremiah Caleb Fraites dei The Lumineers, che ha scritto sulla pagina facebook della band una recensione a dir poco lusinghiera del disco del cantautore torinese: “è un capolavoro”, scrive, “Questa musica mi suona come se Sufjan Stevens e Dr. Dog avessero un figlio, e poi è cantata in italiano. Da americano, ascoltare la musica italiana può essere una sfida. Ma in qualche modo non succede con questo disco. Le parole scelte sono musicali, viscerali, e mi colpiscono con la stessa forza di parole che posso capire. Bravo Andrea”.

2 IL FUNKO POP DI MORRISSEY

Collezionisti di Funko Pop e amanti degli Smiths, ecco il gadget definitivo: finalmente anche Morrissey ha il suo pupazzetto, che va a unirsi agli altri Funko musicali, come Prince, Elton John, Amy Winehouse, Beatles e molti altri.

3 LE DR MARTENS DEI SEX PISTOLS

Dopo Joy Division e New Order, tocca ai Sex Pistols avere una collezione di Dr. Martens ispirata alla loro musica. I nuovi anfibi e scarpe della storica casa inglese saranno decorati con estratti del testo di Pretty vacant ispirati all’artwork di Jamie Reid per Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols

4 FRANK OCEAN E OM’MAS KEITH FANNO LA PACE

O almeno si mettono d’accordo e archiviano la causa che li ha visti fronteggiarsi in tribunale per un anno per una questione di diritti sui brani degli album Blond e Orange. Era stato Frank Ocean a citare in giudizio il produttore per aver rivendicato ingiustamente la paternità di alcuni pezzi. Alla fine i due hanno deciso di negoziare e far archiviare il caso.

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