A Milano la mostra Revolution. Musica e ribelli 1966-1970 – Dai Beatles a Woodstock

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(Revolution exhibition photography 06-09-2016)

Dal 2 dicembre al 4 aprile 2018 La fabbrica del Vapore di Milano ospiterà la mostra Revolution. Musica e ribelli 1966-1970 Dai Beatles a Woodstock, dedicata a storie, protagonisti e cultura di quegli anni, rappresentati da oltre 300 fra oggetti di moda, design, film e canzoni.


(Revolution exhibition photography 06-09-2016)

Curata da Victoria Broackes e Geoffrey Marsh del Victoria and Albert Museum di Londra insieme a Francesco Tomasi, Clara Tosi Pamphili e Alberto Tonti, la mostra è già approdata a Londra e a Montréal.

Alberto Tonti spiega:

La lunga onda della cosiddetta “Revolution” arriva dall’Inghilterra e porta con sé musica, moda, neologismi, visioni alternative del senso della vita. Improvvisamente Carnaby Street a Londra diventa l’ombelico del mondo, la fucina dalla quale vengono espulse valanghe di idee, il luogo delle sette meraviglie, la way of life della nuova generazione. La Gran Bretagna, oltre ad avere la Regina, in quei cinque anni rivoluzionari, produce anche i Beatles e i Rolling Stones (più una lunga serie di gruppi straordinari come gli Animals, i Kinks, gli Who, gli Hollies, i Searchers, gli Zombies, i Moody Blues), ha Twiggy (detta “grissino”) e Jean Shrimpton (detta “gamberetto”), le due modelle più famose del mondo, ha Mary Quant che si inventa la minigonna, ha Cathy McGowan che lancia Ready Steady Go!, il programma TV più amato dai teenager, ha John Cowan, il fotografo che presta il suo studio ad Antonioni per girare Blow Up, ha Anello&David, il negozio che vende gli stivaletti a punta, ha un’infinità di capelloni che girano per le strade e fanno tendenza. In poco tempo la febbre del beat e della psichedelia cattura milioni di ragazzi col contributo significativo della moda, dei gadget, dei prodotti studiati appositamente per la nuova generazione e degli stili pubblicitari che si adeguano, sfociando in una vera e propria rivoluzione a 360 gradi.

La mostra si sviluppa in sette sezioni: La swinging London, Musica e contro-cultura, Power to all people – Voci del dissenso, Costumi e consumi, The summer of love, Woodstock e la cultura dei festival, Woodstock – live experience

Redazione Rumore
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