foto di Starfooker / testo di Elia Alovisi
I londinesi Kula Shaker sono una di quelle band fuori dal tempo, ugualmente influenzati dal folk e dalla psichedelia dei 60s come dall’alt-rock dei 90s e dalla musica indiana. Per dirne una, Infinite Sun – primo estratto dal loro nuovo album K 2.0 – ha messo subito la cosa in chiaro con una sorta di linea di sitar su cui il cantante Crispian Mills se ne è uscito con un mantra simil-spirituale che si conclude in un “c-c-c-c-changes” e una chitarrona con un fuzz che recentemente abbiamo sentito fare così bene solo ai King Gizzard & The Lizard Wizard. Ieri, il gruppo era all’Alcatraz di Milano per la prima delle due date in Italia dal loro tour (la seconda stasera all’Orion di Roma). Il nostro Starfooker era lì, e trovate qua sotto una selezione delle sue foto migliori. In supporto, i Black Casino and the Ghost.
BLACK CASINO AND THE GHOST
KULA SHAKER