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Courtney Love in un post Instagram critica Mark Lanegan, rivela dettagli sulla sua morte e annuncia un libro, ma poi lo cancella

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In un post poi rimosso, Courtney Love si diceva risentita per il modo in cui Mark Lanegan parla di lei nella sua autobiografia. Infine critica anche Anthony Kiedis per la biografia Scar Tissue e ammette che sta scrivendo un libro anche lei

Una voce stonata in mezzo a tutti gli omaggi commossi seguiti alla notizia della morte di Mark Lanegan: si tratta di Courtney Love, che in un post su Instagram scriveva “Rip Mark. Sei stato un buon amico per me e Kurt”, per poi lanciarsi in una serie di osservazioni piuttosto fuori luogo sul modo in cui Lanegan avrebbe scritto di lei nella sua autobiografia: “anche se nel tuo libro hai scritto della nostra stretta amicizia”, continua, “sono ancora sconcertata e molto triste per questo. Ma sigh. ‘Sono le forze del mercato del sessismo’. Va così”.

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(Credit: Screen grab Rumorema)

Courtney Love poi tira in mezzo come è stata dipinta nella biografia Scar Tissue di Anthony Kiedis, cantante dei Red Hot Chili Peppers:

Nel libro SCAR TISSUE di Anthony Kiedis, nonostante fossimo coinquilini, uscissimo assieme e andassimo a LETTO, e anni prima mi avesse anche supplicato di convincere Kurt a non cacciare i RHCP fuori dallo spettacolo del New YEars EVE al COW 92. È graziE alla generosità di Flea – che non mi ha mai tradito – se le hole quella sera hanno potuto anche provare […]

Courtney Love non ha apprezzato per niente come è stata raccontata la sua figura:

[…] appaio per la prima volta nella sua biografia al braccio di Kurt? ‘piagnucolando’? Ok! Vai ‘forze del mercato’ sessistA!? Fottetevi voi e i vostri stupidi Cazzo di libri. Ora sto finendo il mio: sarà zeppo di lampi di brutalE VERITÀ e con i ricordi di tutti i vostri “piccoli salsicciotti”. Quindi indossate le mutande perché ne avrete bisogno. Ho finito con i vostri libri in cui sono solo una ‘piagnucolona’ ricordata solamente per il periodo di Mr Cobain.

(Credit: screengrab Rumore)

La ex cantante delle Hole nel suo confusionario post torna su Mark Lanegan e gli rimprovera di non essere mai stata adeguatamene ringraziata per ciò che ha fatto in vita per lui:

IN OGNI CASO THE WINDING SHEET E LO STRAORDINARIO WHISKEY FOR THE HOLY GHOST SONO STATE LE MIE fantastiche COLONNE SONORE PER TUTTO IL mio TERRIBILE 1994. HO SEMPRE PENSATO CHE FOSSI UN UOMO DI GRANDE ONORE e SOTTOVALUTATO. AVREI FATTO QUALSIASI COSA PER TE E L’HO FATTO. Ho CO-firmato IL TUO MUTUO. TI HO MESSO IN UNA clinica di recupero PER UN ANNO. HO PAGATO PER 3 REHAB. E OVVIAMENTE NON HO MAI VOLUTO O AVUTO BISOGNO DI ALCUN RICONOSCIMENTO PUBBLICO O RINGRAZIAMENTO PER QUESTO. E NEMMENO IO L’HO CAPITA! LOL.

Infine chiude il post svelando le che la morte dell’artista sia stata dovuta alle conseguenze del covid, peraltro in parte raccontate nel memoir uscito a dicembre Devil In A Coma, in uscita a dicembre in cui raccontava la sua “terrificante” esperienza con il Covid-19:

HO SENTITO CHE HAI AVUTO UNA lunga e terribile MORTE per le conseguenze del COVID, E MI DISPIACE davvero TANTO. REST IN POWER. MI PIACE PENSARE CHE AVRESTI CAMBIATO l’IDEA per LA TUA ORRIBILE INTERPRETAZIONE DI ME NEL TUO TOMO, OVUNQUE TU SIA.

In realtà, come le hanno anche fatto notare alcuni commentatori, nell’autobiografia (tradotta in italiano l’anno scorso) Lanegan non la tratta affatto male e le riconosce il merito di averlo aiutato a disintossicarsi: “Dopo quasi un anno in centri di cura e case sobria in California”, scrive ad esempio in Sing Backwards And Weep, “la maggior parte pagati grazie alla continua gentilezza e generosità di Courtney Love”.

Dopo qualche ora, il post è scomparso, sostituito da uno stringato “Safe travels, Lanegan”.

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