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Come sopravvivere alle paure prendendosene gioco nel nuovo video dei Lamecca, Cactus, in anteprima

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Ph Antonio J. Venditti

Dopo Ginger, Cactus è il secondo singolo degli italiani Lamecca

Cactus è il secondo singolo dei LAMECCA – Rossella De Napoli, Alfonso Cheng Palumbo, Alfonso Roscigno, Gianluca Timoteo e Vincenzo Longobardi -, un brano che in un certo senso rappresenta una prosecuzione ideale del singolo d’esordio della band: se Ginger era infatti uno sguardo all’adolescenza, un rivolgersi della protagonista alla ragazzina che era un tempo, Cactus è la fotografia del suo passaggio alla maturità. O quanto meno del tentativo di cambiare per diventare grandi. Dentro, spiegano, c’è tutta l’insofferenza di vivere una vita troppo spesso monotona, tra rabbia e tristezza, dove a volte l’unica via d’uscita può essere indossare una maschera o prendersi cura di se stessi attraverso qualcos’altro. “Noi ci prendiamo cura di noi stessi attraverso un cactus, perché ci insegna a sopravvivere e a fiorire anche in mezzo al deserto della nostra periferia”. Nella provincia che ti ingloba, che ti conforta e ti trattiene e che ti fa sentire spesso inadeguato.

LAMECCA è la fuga da tutto questo, il posto in cui trovare la pace. Perché “non importa il luogo in cui sei, conta quello che crei. E contano le persone: sono loro che fanno il luogo”.

Il video, che qui sotto potete vedere in anteprima, “è la storia di cinque ragazzi che si divertono prendendosi gioco delle proprie paure nelle aree deserte e abbandonate dei paesi di provincia in cui sono cresciuti: ‘come un cactus che sopravvive nei luoghi più inospitali, anche noi facciamo delle nostre risorse virtù’. Così Rossella canta a squarciagola le proprie battaglie personali con la sua compagnia di outsiders a supportarla, tra chitarre distorte, salti nel vuoto, scuolabus abbandonati e spazi incolti nei quali gli adolescenti della periferia consumano le proprie vite, i propri sogni, i propri amori”.

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