Home Speciali Liste e classifiche I 20 dischi più attesi di maggio 2020

I 20 dischi più attesi di maggio 2020

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Scopri quali erano i dischi più attesi nei mesi di gennaiofebbraiomarzo e aprile

Venerdì 1 maggio

AustraHiRUDiN (Domino)
“Stare in una relazione tossica può farti sentire perso in un labirinto. Ogni tentativo di girare l’angolo ti riporta da dove sei partito. HiRUDiN è sia una coraggiosa ammissione di questo schema di comportamento sia una testimonianza del potere di romperli”

Car Seat Headrest – Making a Door Less Open (Matador)
Scritto nel corso di quattro anni, Making a Door Less Open è il risultato di una fruttuosa collaborazione tra i Car Seat Headrest, guidati da Will Toledo e 1 Trait Danger, un progetto CSH elettronico formato dal batterista Andrew Katz e l’entità alternativa di Toledo, “Trait”. 

GhostpoetI Grow Tired But Dare Not Fall Asleep (PIAS)
Un album con uno sguardo distopico sull’ansia universale che stiamo vivendo in questi ultimi anni e sulle sensazioni causate da un futuro incerto. Con collaborazioni di artisti come Art School Girlfriend, Delilah Holiday delle Skinny Girl Diet, SaraSara e Katie Dove Dixon.

Chicano BatmanInvisible People (ATO)
 Il nuovo album del quartetto psych-soul di Los Angeles è “una dichiarazione di speranza, un proclama che siamo tutti invisibili, e che a dispetto di razza, classe o genere, possiamo superare le nostre differenze e rimanere insieme”.

WitchcraftBlack Metal (Nuclear Blast)
Con questo nuovo lavoro, Magnus Pelander porta i suoi Witchcraft in un nuovo territorio, interamente acustico e influenzato dal minimalismo di Bill Callaghan e dalla tenerezza di Elliot Smithand, combinati in modo da creare “uno spettacolo unico, non solo nel catalogo della band ma nel mondo della musica di chitarre di ogi”.

Black Rainbows – Cosmic Ritual Supertrip (Heavy Psych Sounds)
Prodotto come il precedente Pandaemonium da Fabio Sforza, Cosmic Ritual Supertrip “ha una forza monolitica: chitarre, batteria e basso sono tutti incollati insieme per dare all’ascoltatore un pugno in faccia, mixando un’attitudine 70’s con un sound doom-occult e stoner.

Venerdì 8 maggio

Mark Lanegan – Straight Songs of Sorrow (Heavenly Recordings)
Più che mai autobiografico, il nuovo album di Mark Lanegan è ispirato al suo memoir Sing Backwards And Weep: “ho iniziato a scrivere questo album nel momento in cui ho chiuso e ho realizzato che c’erano sentimenti profondi perché erano tutti collegati ai ricordi di questo libro”.  

BuscabullaRegresa (Ribbon)
Registrato interamente nello studio casalingo portoricano di Raquel e Luis Alfredo, Regresa è “una montagna russa emotiva in cui affrontano e pensano ai problemi che affliggono loro e la società portoricana: la frustrazione per la mancanz a di opportunità per la gente del posto mentre le agevolazioni fiscali attirano ricchi investitori, insicurezza e ansia, l’ascesa dei fanatismi religiosi. Regresa è un viaggio dolceamaro e introspettivo”.

Blake MillsMutable Set (New Deal)
“Ho visto le parole ‘mutable set’ usate per descrivere fondali teatrali e scenografie, cose del genere. E ‘muto’ potrebbe essere uno dei migliori termini musicali mai inventati. Quindi Mutable Set è un’espressione che si occupa di tutto ciò che si potrebbe cambiare o perdere tutti insieme”.

Venerdì 15 maggio

Perfume Genius – Set My Heart on Fire Immediately (Matador)
“Volevo sentirmi più aperto, più libero e spiritualmente selvaggio, e in questo momento mi trovo in una situazione dove quei sentimenti sono molto vicini – ma rasentano l’instabilità. Ho scritto questi brani per essere più paziente, più equilibrato – per trasformare tutti questi filamenti caotici che girano intorno a me, in qualcosa di caloroso, premuroso e rassicurante.”

Sleaford ModsAll That Glue (Rough Trade)
A poco più di un anno da Eton Alive, gli Sleaford Mods tornano con un regalo per fan e collezionisti: All That Glue, una raccolta di inediti, B-side e rarità degli ultimi sette anni di carriera del duo.

Sparks – A Steady Drip, Drip, Drip (BMG)
Anticipato dai singoli Please Don’t Fuck Up My World, pubblicato a dicembre, e Self-Effacing a febbraio, arriva il ventiquattresimo album della lunga carriera di Ron e Russell Mael aka Sparks, pubblicato a tre anni dall’ultimo Hippopotamus,

The Magnetic Fields – Quickies (Nonesuch)
“Ho letto un sacco di racconti molto brevi”, spiega Stephin Merritt a proposito del concept di Quickies, “e mi sono divertito a scrivere 101 Two-Letter Words, il libro di poesie sulle parole più corte che puoi usare a Scarabeo. Ho usato quaderni piccoli. Adesso che sto lavorando a un altro album, ho adottato la regola dei quaderni grandi, non farò Quickies due volte di fila”.

Moses Sumneygræ (Jagjaguwar)
A tre mesi dall’uscita della prima parte, si conclude il nuovo lavoro di moses Sumney, il primo scritto nella sua nuova casa ad Asheville, North Carolina, che “espande il personalissimo universo che Sumney ha creato con il suo esordio Aromanticism e il precedente EP Black In Deep Red”.

Nick HakimWill this make me good (ATO)
Il nuovo album di Nick Hakim è ben riassunto dal primo singolo QADIR, un inno all’amicizia che vuole ricordare a tutti l’importanza di prendersi cura delle persone che si amano.

Einstürzende NeubautenAlles In Allem (Potomak)
13 anni dopo Alles Wieder Offen e a 6 da Lament, disco commissionato dalla città belga di Diksmuide per commemorare lo scoppio della prima guerra mondiale, Blixa bargeld e compagni tornano con il nuovo album, di cui abbiamo già ascoltato la title track e Ten Grand Goldie.

WeezerVan Weezer (Crush Music/Atlantic)
Il titolo non avrebbe bisogno di spiegazioni, ma Rivers Cuomo le dà lo stesso: “è fondamentalmente un album super-rock. Come il Blue Album, ma con più riff di chitarra”.

Venerdì 22 maggio

The 1975 – Notes on a Conditional Form (Dirty Hit)
“Ci sentiamo senz’altro rappresentativi della cultura in cui viviamo. È una cultura in streaming. Il modo in cui facciamo musica è esattamente lo stesso con cui la consumiamo. Quello che amo della musica pop è la sua capacità di veicolare idee, idee che uno si aspetterebbe di trovare in contesti differenti”.

Indigo Girls – Look Long 
Fin dalla copertina si intuisce il tono nostalgico del sedicesimo album del duo, anticipato dal singolo Shit Kickin, basato sui ricordi d’infanzia di Emily Saliers e Amy Ray, una “rappresentazione dell’esistenza rurale più realistica di quella idealizzata che si ascolta nelle radio country”.

Venerdì 29 maggio

Perturbazione(Dis)amore
Figlio della tradizione dei concept album, un disco parente di opere italiane e internazionali, di ieri e di oggi: colori e parole che sfiorano Buzzati, The XX, Ivan Graziani, The Cure, Starnone, Smiths, Ginzburg, R.E.M., Talking Heads, Cheever, Radiohead, Albinati, Luigi Tenco, Cassola, Beach House, Nick Drake…

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