“Fuck You, ‘prime minister’…”. Poche parole ma a prova di fraintendimenti quelle rivolte in un tweet da Thom Yorke a Boris Johnson, appena nominato Primo Ministro in Inghilterra. Insieme al suo secco insulto, il cantante dei Radiohead ha pubblicato una lettera inviata da un professore dell’Eton College, Martin Hammond, al padre Stanley, nella quale segnala un atteggiamento sprezzante da parte del futuro leader dei conservatori.
Fuck You ‘Prime Minister…’ https://t.co/GcgCdqHAPj
— Thom Yorke (@thomyorke) 23 luglio 2019
Thom Yorke non è l’unico artista che non è contento del nuovo primo ministro: fra le altre reazioni, dura anche quelle di Slowthai – “Fuck Boris” e “un altro idiota incompetente al numero 10 solo una versione minore di Trump vi prego fatemi evacuare l’edificio”
FUCK BORIS.
— slowthai (@slowthai) July 23, 2019
ANOTHER INCOMPETENT TWAT IN NUMBER 10 JUST A LESSER VERSION TRUMP PLEASE LET ME EVACUATE THE PREMISE.
— slowthai (@slowthai) July 23, 2019
Mentre Stormzy ha retwittato Davey Granger che aveva a sua volta rilanciato il verso anti-Johnson della sua Vossi Bop (recentemente uscita anche con il cantato di Ghali).
once again, @stormzy sums up today https://t.co/M3gxxWKyqG
— David (@daveygranger) July 23, 2019
Invece poi c’è chi aveva predetto tutto ben 4 anni fa: Tim Burgess dei Charlatans. Un mago. Sicuramente non resteranno gli unici a manifestare dissenso, visto che già nelle scorse settimane altri musicisti non avevano risparmiato critiche e battute sul “trump inglese”.
Oh no. I made a prediction four years ago and it just came true : / https://t.co/p0wdBDggL8
— Tim Burgess (@Tim_Burgess) July 23, 2019