Un silenzio totale, quasi assordante, quello che si crea all’Arci Ohibò quando sale Josh T. Pearson, surreale per essere a Milano. E in mezzo a questo silenzio Josh riempie spazi accompagnato dalla sola chitarra elettrica attaccata all’ampli e un solo pedale, un riverbero. La situazione creatasi permette allo storytelling di dipanarsi su varie dinamiche, dando spazio a dei pianissimo che lasciano intrufolarsi nelle increspature delle canzoni. In apertura Tia Airoldi col suo alt/folk sporcato di blues. Per noi c’era Starfooker per il racconto fotografico della serata.