Il compositore giapponese Susumu Yokota è morto all’età di cinquantaquattro anni, in seguito ad un lungo periodo di malattia. La notizia è arrivata nei giorni scorsi tramite un comunicato della famiglia dell’artista; ma la scomparsa risale in realtà allo scorso 27 marzo. I familiari di Yokota si sono scusati del ritardo di questo annuncio, spiegando di non aver mai avuto finora l’abitudine di comunicare con l’industria musicale. La Lo Recordings, ultima etichetta del compositore, ha dato la notizia tramite il proprio sito ufficiale con queste parole:
La musica di Yokota è sempre stata completamente individuale, sempre esoterica anche se mai volontariamente indulgente. Il suo tocco era quello di un maestro artigiano, che creava intricati gioielli musicali che brillavano come nient’altro. Non c’è dubbio che se fosse stato nella posizione di esibirsi in concerti dal vivo la sua reputazione avrebbe superato di gran lunga quella di molti suoi contemporanei. Mancherà con dolore a chiunque apprezzi la qualità e l’originalità nella musica.
Susumu Yokota ha pubblicato durante la sua lunga carriera più di trenta LP, oltre a svariati EP e singoli, usando diversi pseudonimi: Anima Mundi, Ebi, Prism, Ringo, Stevia, Ying & Yang e 246. Sakura e Grinnin’ Cat, usciti rispettivamente nel 2000 e nel 2001, sono tra i suoi lavori più noti. La Lo Recordings e la Leaf (altra etichetta che ha pubblicato i dischi del giapponese) hanno annunciato che a breve pubblicheranno insieme un EP contente i brani più importanti di Yokota.