
Il compositore giapponese Ryuichi Sakamoto aveva 71 anni e gli era stato diagnosticato un cancro al colon nel 2021
È morto Ryuichi Sakamoto, musicista giapponese che già qualche mese fa, in occasione della pubblicazione del suo ultimo disco 12, si era esibito dicendo che, a causa della malattia, quella trasmessa in streaming il 10 dicembre molto probabilmente potrebbe essere stata la sua ultima esibizione live. L’annuncio della morte è arrivato dal profilo Twitter ufficiale del compositore. La data della scomparsa sarebbe il 28 marzo 2023, ma è stata comunicata solo oggi. Sakamoto aveva 71 anni.
— ryuichi sakamoto (@ryuichisakamoto) April 2, 2023
A gennaio del 2021, Ryuichi Sakamoto aveva fatto sapere di avere un cancro al colon, dopo quello alla gola che lo aveva colpito nel 2014. Dopo la diagnosi, il musicista aveva deciso di continuare a suonare e così nel 2022 ha pubblicato il suo ultimo lavoro.
Il musicista è stato pioniere e sperimentatore toccando numerosi generi dal pop all’ambient fino all’elettronica, alla bossa nova, alla world music e alla musica neoclassica.
La discografia di Ryuichi Sakamoto è a dir poco vasta, con circa una ventina di album a suo nome, un ampio numero di raccolte, antologie e colonne sonore superando agilmente le 140-150 pubblicazioni. Nel 1987 vinse un premio Oscar con la colonna sonora del film L’Ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci, realizzata insieme a David Byrne e Cong Su. Tra le altre sue colonne sonore vi sono quelle per l’anime Le Ali di Honneamise (1987), Il Tè Nel Deserto e Piccolo Buddha di Bernardo Bertolucci (1990 e 1993) e per Tacchi A Spillo di Pedro Almodóvar (1992). Compose la musica di avvio e del menù della console Dreamcast della Sega sul finire degli anni 90. Ma lo ricordiamo anche come attore insieme a David Bowie nel film Furyo (Merry Christmas Mr. Lawrence), regia di Nagisa Ōshima (1983) L’ultimo imperatore (The Last Emperor), regia di Bernardo Bertolucci (1987) e New Rose Hotel, regia di Abel Ferrara (1998).
Nel 2018 era uscito anche un documentario dedicato a lui dal titolo Coda. Il film, diretto da Stephen Nomura Schible, è stato girato in gran parte durante il lavoro del compositore per la colonna sonora del film di Alejandro González Iñárritu The Revenant, e si concentra sul lavoro nella musica senza trascurare altri aspetti della vita dell’artista, come l’impegno contro il nucleare, per tratteggiare “un ritratto intimo sia dell’artista che dell’uomo”. Potete anche riascoltarvi la playlist scelta da lui per il suo ristorante preferito.
Qua sotto, il suo ultimo messaggio in occasione dell’ultimo live in streaming: