
I Calibro 35 hanno comunicato ufficialmente che Luca Cavina non fa più parte della band e non parteciperà al tour in partenza
I Calibro 35 hanno condiviso un post in cui comunicano ufficialmente che Luca Cavina non fa più parte della band, come i fan avevano già potuto vedere nella foto promozionale del tour in partenza ad aprile, dove appunto si nota l’assenza del bassista, cosa che aveva dato il via a una serie di congetture e commenti, ma solo adesso è arrivata l’ufficialità: “Salve a tutti”, scrive la band, “partiamo con le scuse: alla pubblicazione della foto legata al tour di aprile avremmo dovuto informare tutti voi a chiare lettere del nuovo assetto. Non l’abbiamo fatto. Scusate”. Continua così il gruppo:
“Se non ci son state spiegazioni è stato solo per un tentato rispetto nei confronti di una situazione delicata che di fatto è stata una realtà dalle ultime date del tour su Morricone. Tour in cui per motivi personali maturati nel tempo, difficili, legittimissimi, molto discussi, di difficile conciliazione, ci siamo ritrovati a far fronte alla volontà da parte di uno di noi di non partecipare più alle attività del gruppo da lì in avanti. È una situazione figlia dell’incrocio delle nostre personalità, solo che questa volta lo scontro è stato frontale e a pochissimi giorni dalla partenza. Si è cercato di capire se ci si potesse riavvicinare: ma ad oggi non è stato possibile. In questo tempo non siamo riusciti a raggranellare le giuste parole perché siamo stati in un periodo in cui ci siamo sentiti di dover pesare ogni cosa come se si camminasse sulle uova. Facendo così abbiamo schiacciato senza volerlo un intero pollaio. Quindi di nuovo: scusate.
Quando mamma e papà si separano ai figli glielo dici con calma e ponderando le parole. E comunque come fai, sbagli. Perché i figli comunque hanno le loro reazioni. E ci mancherebbe. Ora però è giusto che diciamo qualcosa (nei limiti concessi alla sacrosanta privacy di una separazione in atto). Non si parla di stima, di talento e di considerazione reciproca. Quelle ci sono state e ci saranno sempre per tutti noi che questa cosa di calibro l’abbiamo condivisa 15 anni assieme. Si parla di come nel tempo si cambia nel modo di fare, di vedere e di essere. Cambiamenti che portano a stare bene ed essere allineati sulle cose in un periodo e al non esserlo più in un altro. Negli anni il nostro percorso è stato pieno di scossoni. Non stiamo qui a raccontarli nello specifico perché per noi rimangono fatti privati e non stiamo nemmeno a dire “chi ha fatto cosa”. Ma è un dato di fatto che questi scossoni ci siano stati con i conseguenti cambiamenti. L’alternativa a dirvi queste cose sarebbe giocare il gioco dell’allusione dando al pubblico ludibrio vecchi discorsi privati estrapolati dal contesto a sostegno delle proprie tesi di oggi. È una gara al massacro che in questi giorni abbiamo visto funzionare, è facile e aizza gli animi ma offre una visione distorta, incompleta e fuorviante. Noi non lo facciamo, pensiamo non serva.
I Calibro 35 non nascono come una band di amici da bar tout-court. Nascono come un matrimonio musicale con una grossa dinamica professionale, adulta e responsabile per suonare in giro ciò che ci va. Ed è sempre stato così. Il consesso che forma questa band non è composto da persone orripilanti e da animi sadici. Abbiamo individualmente fatto parte di contesti in cui le dinamiche feroci, le gerarchie forti, i soprusi e le cattiverie erano tangibili, dimostrabili, all’ordine del giorno. Hai voglia a trovare roba di questo tipo qua dentro… Non c’è nulla di tetro qui, niente di malato. Solo la voglia di fare assieme una cosa bella al meglio di quello che possiamo fare. Certo ci sono stati periodi di forte stanchezza reciproca dovuti a convivenze forzate, tour in furgoni lunghi e pesanti, cose legate a cavilli editoriali, rapporti contrattuali con terzi, etc. Ma tutte cose che rientrano in una vita in collettiva. Stesse dinamiche che potrebbe avere un’equipe di studio, di lavoro, di progettazione in fabbrica, in ufficio, in laboratorio. Proprio uguali uguali. Adesso abbiamo sentito che era giusto spiegarvi queste cose ma non abbiamo testa e voglia di combattere oltre una battaglia sui social a suon di recriminazioni impulsive e chat di insulti (a cui comunque non risponderemo). L’impulsività purtroppo è anche il perno su cui è girato attorno il grosso del problema che ci ha portato qui, e non è più una materia con cui riusciamo a ragionare.
In tutta onestà una band, un gruppo, un collettivo non merita di essere preso a pietrate in faccia perché c’è una separazione in atto, perché le motivazioni sfuggono a chi non è coinvolto. Vai a capire di chi sono le colpe e le responsabilità di un’intera vita passata assieme. Per cui invitiamo a fare tutti un grande respirone, come stiamo facendo noi in questi mesi difficili prima di calare la carta dell’odio, dell’opinionismo o del rifiuto. Se vorrete, potrete seguirci nelle nuove avventure che presto arriveranno e per chi vorrà ci vedremo in giro. Un grande abbraccio a tutti”.
Dopo le ultime pubblicazioni come Scacco al Maestro, Vol. 1 e Scacco al Maestro, Vol. 2, dedicati al maestro Ennio Morricone e la colonna sonora per la serie tv Blanca, il gruppo è stato anche protagonista della cover story del numero di luglio/agosto 2022. Qua sotto, le date di aprile annunciate:
12/4 – Milano, Circolo Magnolia
13/4 – Bologna, Locomotiv Club
14/4 – Perugia, Urban Club
15/4 – Roma, Largo Venue
19/4 – Bolzano, Teatro Cristallo
20/4 – Roncade, New Age