I Fucked Up con l’annuncio del nuovo album hanno pubblicato il singolo One Day e successivamente il secondo, Found
One Day, il nuovo lavoro dei Fucked Up – band post hc canadese originaria di Toronto – che dopo quattro anni dall’uscita di Dose Your Dreams, e ad appena un anno da Year Of The Horse, hanno annunciato il ritorno per la Merge Records, previsto per il 27 gennaio. Il disco sarà disponibile in formato digitale e copia fisica vinile e CD. Il primo singolo estratto è l’omonimo brano One Day, e successivamente è arrivato anche il secondo, Found. Ma One Day non è un titolo casuale:
“Ventiquattro ore possono sembrare lunghe, ma si può fare molto anche in quel momento. Può sembrare un’eternità e allo stesso tempo un minuto. Se si lavora a qualcosa per un giorno, può finire per essere davvero speciale”.
L’idea nata dal chitarrista Mike Haliechuk costituisce la spina dorsale ideologica e strutturale del disco, Haliechuk ha scritto e registrato tutte le dieci tracce in un giorno, dividendo il lavoro in tre sessioni da otto ore l’una, da qui arriva il nome dell’album, appunto One Day. Questa non è la prima volta che la band si mette in gioco con queste sfide, va ricordata la data di New York (14 ottobre 2008) durante il tour del secondo album The Chemistry of Common Life quando il gruppo si esibì per dodici ore.
L’ultimo singolo pubblicato, Found, affronta l’impatto della colonizzazione britannica e della successiva gentrificazione che racconta così lo stesso chitarrista Haliechuk: “Vivevo su Davenport Road, una delle strade più antiche del Nord America, era stato il sentiero delle Prime Nazioni per migliaia di anni che corre lungo la sponda settentrionale del lago Iroquois, che si è ritirato dopo l’ultima era glaciale. Appena più a est c’era Taddle Creek, che fu interrato durante il XIX secolo per costruire le strade su cui cammino adesso. Ho pensato molto alla gentrificazione, guardando i piccoli negozi essere inghiottiti da grandi edifici fino a quando ho capito di essere uno di quei grandi edifici. Il nome della canzone deriva dalla traduzione di Shadi Bartsch dell’Eneide, dove sottolinea che le parole ‘trovato’ e ‘pugnalato’ aprono e chiudono il libro, e che sono due significati per lo stesso verbo greco. Quella scoperta è in realtà una conquista e che l’insediamento è sempre violenza. Qualsiasi storia che cerco di raccontare a me stesso sul luogo in cui ho scoperto di vivere, può essere solo una storia per giustificare l’espansione di un popolo nel mondo di un altro”.
Ecco la tracklist di One Day:
01. Found
02. I Think I Might Be Weird
03. Huge New Her
04. Lords of Kensington
05. Broken Little Boys
06. Nothing’s Immortal
07. Falling Right Under
08. One Day
09. Cicada
10. Roar
Ascolta qui i singoli One Day e Found:
