I 15 dischi più attesi di dicembre 2022

NOFX – Double Album (Fat Wreck Chords)

Quarant’anni non sono certo pochi, soprattutto se si pensa al mondo odierno nel quale il tempo divora il vecchio lasciando posto ad una frenetica novità prevaricatrice. I NOFX non sono certo inconsapevoli dello scorrere inesorabile del tempo, e con la tutt’altro che sottile ironia che li porta ad auto-definirsi dei “Punk Rock Cliché” salutano i fan con il loro ultimo disco, in vista dello scioglimento annunciato per il 2023. Double Album è il quindicesimo ed ultimo album della band californiana capitanata da Fat Mike.

Nyx Nótt – Themes From (Melodic)

L’idea generatrice del nuovo disco di Nyx Nótt, pseudonimo di Aidan Moffat degli Arab Strap, era inizialmente realizzare un album composto da venti brevi tracce pensate come sigle televisive. Dall’idea alla sua realizzazione, Themes From si è trasformato in un disco esploratore dei diversi generi televisivi e cinematografici trasmessi nella testa del musicista scozzese.

Leftfield – This Is What We Do (Virgin)

Il nuovo disco dei Leftfield non pecca certo di mancanza di aspettative visti i sette anni che lo separano dal precedente Alternative Light Source. This Is What We Do segna il ritorno dello storico duo londinese e vede la partecipazione di numerosi ospiti, tra i quali Grian Chatten dei Fontaines D.C. nel brano Full Way Around e il poeta Lemn Sissay in Making A Difference.

Sophie Jamieson – Choosing (Bella Union)

Fra i nomi di punta all’interno della sezione Futura nel nostro numero di dicembre 2022, Sophie Jamieson si racconta con la sensibilità degna di una cantautrice senza maschere d’occasione. “Il titolo dell’album”, dice l’artista londinese, “è molto importante: senza avrebbe potuto sembrare un altro disco su autodistruzione e dolore, ma in fondo parla di speranza, di trovare la forza. Parla di trovare la luce in fondo al tunnel e strisciare per raggiungerla”.

Micah P. Hinson – I Lie To You (Ponderosa Music)

Il nuovo disco di Micah P. Hinson, edito dall’etichetta italiana Ponderosa Music, è frutto del lavoro di cinque giorni e cinque notti di registrazioni continue nel cuore dell’Irpinia, in provincia di Avellino, ed è prodotto dal chitarrista Alessandro Asso Stefana.

Niccolò Fabi – Meno per meno (BMG)

Meno per meno è la conclusione della celebrazione dei venticinque anni di carriera dell’artista romano, con dieci canzoni di cui quattro inedite. Tutti i brani presenti nel disco sono stati eseguiti dall’Orchestra Notturna Clandestina, diretta da Enrico Melozzi.

Martin Bisi – Feral Myths (Black Freighter)

“Di solito scrivo una canzone e poi, durante il processo, accendo un fiammifero e gli do fuoco”, ci racconta il produttore newyorkese, “quindi rimango con lo scheletro in qualche modo oscurato dal fumo e dai pezzi disintegrati della canzone. Ma in realtà non c’è un sentimento particolare che preferisco più di un altro, quindi due sentimenti possono finire per tirare in direzioni opposte allo stesso tempo”.

White Lung – Premonition (Domino)

I White Lung nascono dall’urgenza di raccontare il mondo che li circonda attraverso l’ottica dei movimenti politici e musicali che li hanno generati e influenzati, come riot grrrl, post-punk e hardcore punk. Premonition, prodotto da Jesse Gander, racconta il loro ingresso nella vita adulta e la maternità della cantante Mish Barber-Way.

Boris – Fade (Fangs Anal Satan)

Fade è il terzo capitolo della trilogia di album pubblicati dai Boris nel corso del 2022. La trilogia – composta dai dischi W, Heavy Rocks (2022) e Fade – celebra il trentesimo anniversario di carriera del trio doom giapponese.

Ben Frost – Broken Spectre (Vinyl Factory)

Ben Frost è un artista caleidoscopico, la cui versatilità spazia dalla musica sperimentale ed elettronica alla composizione di colonne sonore per cinema e serie TV. Broken Spectre è il nuovo atto del suo continuo viaggio di ricerca musicale, nel quale esplora i paesaggi sonori dell’Amazzonia per documentare al mondo la distruzione dilagante nel territorio brasiliano e l’urgente necessità di un intervento antropico contrario.

Dead Meadow – Force Form Free (Blues Funeral)

Moderna psichedelia e garage sono gli ingredienti fondamentali della ricetta dei Dead Meadow: Force Form Free è il loro nono album, pubblicato dall’etichetta Blues Funeral.

SZA – S.O.S. (Top Dawg)

Dal primo album di SZA, Ctrl, sono passati cinque anni nei quali la cantautrice americana non ha mai smesso di far parlare di sé: dalla candidatura all’Oscar per la miglior canzone con il brano All The Stars fino ad essere ospite ed autrice per artisti come Kendrick Lamar, Beyoncé e Alicia Keys, solo per citarne alcuni. S.O.S. è il suo secondo album edito da Top Dawg.

Leland Whitty – Anyhow (Innovative Leisure)

Esordio solista per Leland Whitty, polistrumentista e sassofonista dei BADBADNOTGOOD. L’album è stato interamente scritto, prodotto e arrangiato dal musicista canadese e vede la partecipazione del fratello Lowell alla batteria.

Gazebo Penguins – Quanto (Garrincha Dischi)

Ritorno sulle scene dei Gazebo Penguins con il nuovo disco Quanto, presentato in anteprima durante i concerti di Roma, Milano, Rivoli e Bologna.

Weezer – SZNZ: Winter (Crush Music/Atlantic Recording)

Capitolo finale della serie SZNZ dei Weezer, nel quale la band ha esplorato per ciascun disco una delle quattro stagioni dell’anno, con i loro colori, suoni e umori.