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I 20 dischi più attesi di aprile 2022

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Scopri quali erano i dischi più attesi nel mese di marzo
Cosa ascoltavamo ad aprile 2021? Ascolta qui.

Venerdì 1 aprile

Red Hot Chili PeppersUnlimited Love (Warner)
John Frusciante è rientrato nel gruppo, dal quale mancava da Stadium Arcadium del 2006. “John Frusciante ha avuto un profondo impatto su tutto quello che facciamo, e anche quando non era nella band ha avuto un profondo impatto su tutto quello che facciamo”, dice Flea. Quanto durerà?

Venerdì 8 aprile

Jack WhiteFear Of The Dawn (Third Man)
Il novello sposo ha pubblicato il primo dei due album annunciati per il 2022 – il prossimo, Entering Heaven Alive, arriverà a giugno -, che sono, dice, “definiti da diverse ispirazioni, temi diversi, umori diversi”, e usciranno in diversi formati fra cui cinque diversi vinili in edizione limitata.

Kae Tempest The Line Is A Curve (Fiction)
Il nuovo album, spiega Kae Tempest, “parla di lasciar andare. Di vergogna, ansia, isolamento e di caduta nella resa. Di accettare la natura ciclica del tempo, crescita e amore. Questo lasciar andare spero possa sentirsi in tutto l’album. Nella musicalità, nella strumentazione, nel lirismo e nella copertina, nel modo in cui finisce dove inizia e inizia dove finisce. Sapevo di volere la mia faccia in copertina. Per tutta la mia vita creativa sono stat* affamat* di riflettori e disperatamente a disagio sotto di essi”.

Wet LegWet Leg (Domino)
Il debutto più atteso e chiacchierato dell’anno è un disco di  “musica triste per gente da party, e musica da party per persone tristi. In origine Wet Leg doveva essere solo divertimento”, spiega il duo britannico, “in quanto donna, hai molta pressione addosso, quasi come se il tuo valore si misurasse solo su quanto tu sia bella o cool. Ma vogliamo essere sciocche e un po’ maleducate. Vogliamo scrivere canzoni che le persone possano ballare. E vogliamo che le persone si divertano, anche se non può essere sempre possibile”.

Father John MistyChloë And The Next 20th Century (Sub Pop/Bella Union)
“è reale?”, chiedeva Father John Misty nel vinile inviato ad alcuni fan per annunciare il nuovo album, “lo è. Questo è l’album. Lo state ascoltando proprio adesso. Bello. 11 nuove canzoni prodotte da Jonathan Wilson e Josh Tillman. Chloe And The Next 20th Century. Tecnicamente è nuovo”.

Vince StaplesRamona Park Broke My Heart (Blacksmith)
“Mi viene spesso detto che la vita è ciò che si fa. Per oltre un decennio, la maggior parte del mio lavoro è stata un’antologia di ciò che credevo essere casa. Ora mi sono reso conto che va oltre il luogo. Ho esplorato l’utilità della casa. Sicurezza. Conforto. Significato. La risposta. La scusa. Superare è non amare più ciecamente. Ramona Park Broke My Heart è la storia di quella crescita”.

Daniel RossenYou Belong There (Warp)
Il cantante dei Grizzly Bear debutta come solista con un disco che vuole essere “la sofisticata e viscerale considerazione di ciò che viene dopo l’entusiasmo inquieto e la fanfara pubblica della tua giovinezza. È un’avvincente reintroduzione di 10 canzoni ad una voce che suona sia del tutto familiare che completamente ri-energizzata dall’atto di espressione libera e ritrovata autostima. Queste canzoni esplorano il territorio personalmente inesplorato dell’età adulta, compresi i problemi lasciati alle spalle e le possibilità che ci attendono”.

Orville PeckBronco (Sub Pop)
“La vera musica country non riguarda la strumentazione”, dice l’enigmatico artista, “non riguarda il colore della tua pelle, e non riguarda il tuo orientamento sessuale. È il crocevia del dramma, della narrazione e della sincerità”.

The Linda LindasGrowing Up (Epitaph)
Altro debutto circondato da tanto hype, quello del giovanissimo quartetto di Los Angeles. Dal video virale di Racist Sexy Boy alla condivisione del palco con Bikini Kill e Alice Bag, all’esordio con l’album intitolato, appropriatamente, Growing Up.

Venerdì 22 aprile

Fontaines D.C.Skinty Fia (Partisan)
Nostro disco del mese di aprile, Skinty Fia è il lavoro più politico della band dublinese, che si rivolge alla propria irlandesità da lontano, mentre ricostruisce le sua vita altrove. L’album li vede cercare di risolvere il bisogno di ampliare i propri orizzonti con l’affetto che ancora provano per la terra e le persone che si sono lasciati alle spalle.

SpiritualizedEverything Was Beautiful (Bella Union)
Concepito durante il lockdown – “Mi sentivo come se mi fossi allenato tutta la vita per questo” – e  registrato in 11 studi diversi oltre che in casa, il nuovo lavoro di Jason Pierce/J Spaceman lo vede suonare 16 strumenti e avvalersi della collaborazione di più di 30 musicisti e cantanti tra cui sua figlia Poppy, il collaboratore di lunga data e amico John Coxon, una sezioni di archi e ottoni, cori e campanelli e campane della Whitechapel Bell Foundry.

Lili RefrainMana (Subsound)
Mana è un album totalmente diverso da qualsiasi cosa io abbia mai fatto prima. Ho sentito il bisogno di sperimentare l’uso di nuovi strumenti e intraprendere una strada totalmente nuova. Rispetto al mio album precedente, Mana è per certi versi il più rituale. Il titolo significa ‘forza vitale’, potere che viene da dentro ed è dedicato a chi si è trovato ad affrontare consapevolmente un viaggio, senza sapere dove sarebbe arrivato e nemmeno se sarebbe sopravvissuto”.

Venerdì 29 aprile

Kelly Lee OwensLP.8 (Smalltown Supersound)
Durante lo stop del tour di Inner Song, Kelly Lee Owens decide di trasferirsi a Oslo per lavorare su del nuovo materiale con il produttore Lasse Marhaug, conosciuto per il suo lavoro con Merzbow, Sunn O))) e Jenny Hval, con cui inizia un nuovo percorso creativo, influenzata dalle trame di artisti distanti tra loro come Throbbing Gristle e Enya, entrambi punti fermi della sua crescita musicale.

RammsteinZeit
A tre anni dall’album senza titolo arriva l’ottavo disco della band tedesca, dopo una lavorazione di due anni iniziata quando il tour negli stadi ha dovuto essere rimandato a causa della pandemia. Ancora una volta Till Lindemann, Paul Landers, Richard Z. Kruspe, Flake, Oliver Riedel e Christoph Schneider sono stati assistiti dal produttore berlinese Olsen Involtini. 

Bloc PartyAlpha Games (BMG)
“Questi ultimi anni sono sembrati un tempo moralmente in bancarotta. Sembrava davvero come se fossimo in un episodio di House of Cards. Questo ha sicuramente influito su quello che volevo dire. Mi sembra che in tutte le canzoni di questo disco ci siano persone in situazioni estreme, che fanno scelte estreme; questo è ciò che volevo catturare. Ma cosa succede alla nostra umanità quando diamo priorità al successo a tutti i costi?”

GirlpoolForgiveness (Anti-)
“Molte delle canzoni di questo disco parlano di dinamiche relazionali in cui ho sperimentato frustrazione e dolore, e lottato per mantenere molta complessità nelle mie emozioni. Scrivere Forgiveness mi ha aiutato a far accettare tutti quei pezzi: che il mio destino mi spinga esattamente dove devo andare. Un sacco di vita sembra fatta di esperienze inevitabili per me. Per me, il perdono è di accettare quel concetto”.

Let’s Eat GrandmaTwo Ribbons (Transgressive)
Nel terzo album del duo, per la prima volta ci sono le canzoni di Rosa e quelle di Jenny che sono state maggiormente coinvolte anche nella produzione, sperimentando nuovi suoni e diverse strumentazioni all’interno dello studio, collaborando con David Wrench, produttore anche di I’m All Ears.

Melody’s Echo Chamber Emotional Eternal (Domino)
“Spero che il disco abbia una qualità esaltante. Volevo essere più radicata e consapevole lungo il processo. Ho guidato le sessioni con semplicità, in contrasto con il massimalismo di Bon Voyage e la natura selvaggia delle mie illusioni. Ho preso alcune decisioni e fatto cambiamenti importanti e di grande impatto nella mia vita. Mi hanno portato in un posto tranquillo, e penso che il disco rifletta questa cosa. È più diretto”.

RoyksoppProfound Mysteries (Dog Triumph)
Non un semplice album, Profound Mysteries è un progetto concettuale, un “universo creativo espanso” con una serie di collaboratori audiovisivi, fra cui l’artista australiano contemporaneo Jonathan Zewada e il regista danese Martin De Thurah.

Toro Y MoyMahal (Dead Oceans)
Il settimo album del progetto capitanato da Chaz Bear è il primo per Dead Oceans e arriva a due anni di distanza dall’uscita di Outer Peace, incensato dalla stampa come uno dei suoi lavori migliori, e a un anno dal singolo The Difference, realizzato con Flume e utilizzato fra l’altro per una nota campagna Apple.

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