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Rumore 360 | Gennaio 2022 – Black Country, New Road, young britannia 2022

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Tutti i contenuti del numero 360 di Rumore, gennaio 2022. Black Country, New Road, young britannia 2022

Nel gennaio del 2021, esattamente 12 mesi fa, cominciammo l’anno con una delle nostre consuete guide pratiche. Firmata da Luca Frazzi, si chiamava Edicola Rock, ossia la prima storia delle riviste musicali italiane, dall’inizio a oggi: dagli anni 60 al nuovo millennio, in pratica oltre mezzo secolo di pubblicazioni musicali italiane “da edicola” riassunte dall’autore in ordine alfabetico e suddivise in recensioni. Quest’anno se possibile Luca si supera, firmando la seconda parte di quel progetto, nonché un altro libro mai pensato prima. Sniffando Colla: 50 + 50 Fanzine Musicali Italiane è in pratica la seconda parte di Edicola Rock. Ma se quella era la storia delle riviste italiane, questa è l’appassionante e appassionata vicenda delle fanzine musicali nazionali. Che sono (state) tantissime, nel corso dei decenni, quindi riassumerne 100 ha rappresentato uno sforzo più impervio del previsto. Che siate (stati) editori di voi stessi pubblicando fanzine cartacee a colpi di colla, fotocopiatrice e forbici, che siate appassionati di musica e parole scritte o accesi lettori, Sniffando Colla va a colmare un vuoto enorme nella storia dell’editoria do it yourself italiana. Dagli anni 70 a oggi, quasi mezzo secolo di fanzine messe in fila e schedate. Un pezzo di storia nazionale che senza questo volume rischiava di cascare nel dimenticatoio. Da questo libro allegato parte il nuovo numero da collezione di “Rumore”, gennaio 2022. Con la certezza che molti lettori sono stati protagonisti diretti o indiretti delle avventure raccontate e qui raccolte in volume.

Usciamo dall’Italia, per andare in Inghilterra e mettere a fuoco una scena che da anni seguiamo, ossia quella legata alle giovani band britanniche che partono da presupposti rock. Dopo aver ampiamente scritto negli ultimi anni di formazioni come Idles, Shame, Fontaines D.C., The 1975, questa volta la copertina se l’aggiudica un ensemble tanto imberbe quanto ambizioso e numeroso. Stiamo parlando dei Black Country, New Road, che dopo lo scoppiettante esordio d’inizio 2021 hanno vissuto e seminato un anno destinato a una grande conferma, in questo 2022: merito della loro tenacia. Una produttività che nell’arco di pochi mesi li ha portati a confezionare un album d’inediti nuovo di zecca in uscita già nelle prossime settimane. Mauro Fenoglio si è fatto raccontare tutto dal gruppo, mentre in contemporanea Diego Ballani ha investigato tra le pieghe di altri giovani inglesi terribili e in ascesa. Stiamo parlando degli Yard Act di Leeds, che con il loro rock angolare e visionario confermano come, Brexit o meno, l’Inghilterra rimanga da decenni il luogo dell’immaginario per eccellenza degli esordienti con una chitarra in mano.

Compiono in questi giorni 40 anni i Dream Syndicate, tra addii e ripartenze. Lo fanno con la ristampa espansa di un disco spesso sottostimato come Out Of The Grey. L’occasione è discograficamente ghiotta per appassionati e neofiti, ma lo era soprattutto per noi a livello giornalistico. Così, sulle tracce dell’immortale leader, cantante, compositore e chitarrista Steve Wynn siamo riusciti a posizionare un esperto massimo del “sindacato del sogno”, ossia Carlo Bordone. Lunghissima chiacchierata rievocativa tra i due dove si parla di tutto e si riepiloga una delle vicende alternative e chitarristiche statunitensi più importanti degli ultimi decenni.

Se I Dream Syndicate possono essere considerati a tutti gli effetti un classico del rock, proprio dal concetto di grandezza e classicità di tanti dischi e brani partiamo per un servizio denominato Cover Stories. Maurizio Blatto ha le chiavi in mano dell’indagine e delle pagine: si è così prodotto in una estesa analisi e narrazione storica dedicata agli album composti da sole cover, senza limiti di tempo e spazio. Sempre più numerosi quelli che vengono messi in commercio, non si sa ancora se sintomo di aridità creativa o di sguardo rispettoso verso il passato. Sta di fatto che la cantautrice Cat Power pubblica a inizio 2022 l’ennesimo convincente capitolo della sua carriera dedicato proprio alle cover, così come di recente hanno fatto i Deep Purple da soli o i Flaming Lips insieme alla cantante Nell, omaggiando in toto il canzoniere di Nick Cave!? E che dire poi di Dave Gahan? Il cantante dei Depeche Mode ha da poco pubblicato con gli amici Soulsavers un disco di sole reinterpretazioni. Sia lui sia Cat Power sono stati intervistati dalla nostra Letizia Bognanni: ci hanno così spiegato il perché di questa scelta artistica, all’interno del loro articolato percorso.

Non possono naturalmente mancare a gennaio le classifiche riassuntive del 2021 appena trascorso: a cura dei singoli collaboratori della rivista, voce per voce, titolo per titolo. 10 dischi editi nel 2021 a testa fra quelli che hanno caratterizzato l’anno da poco terminato.

Ancora: particolarmente rilevante la sezione libri, dove ci occupiamo del nuovo volume postumo di Mark Fisher e della storia illustrata di Franco Battiato. Ma anche del libro che Laura Pezzino ha dedicato a Patti Smith, senza dimenticare il potente romanzo di Megan Nolan da poco tradotto da Tiziana Lo Porto. Ricostruiamo la vicenda personale di Stefano Sardo, per molti anni frontman e voce dei Mambassa, ormai da anni stabilmente fra gli sceneggiatori di punta del cinema e della TV italiani. Ricordiamo tra l’altro, come il loro peso specifico artistico merita, giganti scomparsi di recente come Mick Rock, Alvin Lucier, Robbie Shakesperare ed Hank Von Hell, già nei Turbonegro. Il nostro futuro parla invece la lingua synthpop dei Nation Of Language, il doom tutto al femminile delle Witch Fever, il sax fluido di Bendit Giske, i margini geografici di No Rome e Madmess, oppure l’italianità agli antipodi di Antonio Raia e Artizhan.

Il disco del mese è quello dei Pinegrove: un grande inizio d’anno, là dove il termine indie rock gode ancora di significato, forza e sapiente scrittura, tornando alle origini. Mentre la scelta italiana di gennaio casca sul binomio Giovanni Di Domenico e Omega Mai.Recensiamo poi le nuove uscite di Crass, Lee “Scratch” Perry, Marracash, Daniel Blumberg, Paul Weller, Wow, The The, Elvis Costello & The Imposters, Calibro 35, Eels, Massimo Zamboni, Volbeat, Boris, Urge Overkill, Adele, Esperanza Spalding, Bonobo, Jah Wobble, Richard Ashcroft etc. A questi si aggiungono, fra le altre, le ristampe di Rats, The Replacements, Sad Lovers & Giants, Bush Tetras, Fucked Up, Cluster, Lucio Battisti, Amari, Faster Pussycat.

“Rumore” 360, gennaio 2022, è in edicola: al prezzo, inclusa la guida allegata, di 9.00 euro. Disponibile anche la versione app da scaricare, per tutte le piattaforme. Buona lettura!

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