Home Speciali Liste e classifiche I 20 dischi più attesi di maggio 2021

I 20 dischi più attesi di maggio 2021

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Scopri quali erano i dischi più attesi nei mesi di gennaiofebbraiomarzo e aprile

Venerdì 7 maggio

Quando tutto diventò bluQuando Tutto Diventò Blu (La Tempesta/Black Marmalade)
Dopo il concerto/spettacolo della scorsa estate, la graphic novel di Alessandro Baronciani,  una storia che parla di attacchi di panico e di una paura comune a molte persone, diventa anche un disco, grazie alla collaborazione di Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò e alle voci di Ilariuni dei Gomma, Her Skin e Verano.

IceageSeek Shelter (Mexican Summer)
Il quindo album dei danesi è anche il primo con Mexican Summer e con un produttore esterno: Pete “Sonic Boom” Kember, scelto perché “volevamo un partner che avesse qualche rumore che noi non avevamo, più un mago che un produttore. Abbiamo pensato che lui fosse quel genere di mago, e avevamo ragione”.

SquidBright Green Field (Warp)
Il debutto degli Squid è un disco “che ha creato un paesaggio urbano immaginario. I brani illustrano i posti, gli eventi e l’architettura al suo interno. I progetti precedenti erano giocosi e riguardavano i personaggi, mentre questo è più oscuro e più interessato ai luoghi – l’intensità emotiva della musica si è approfondita”.

Bachi da pietraReset (Garrincha)
A sei anni da Necroide e dopo un cambio di etichetta, i Bachi da Pietra tornano un lavoro che, come suggerito dal titolo, rappresenta “l’alba dopo un lungo silenzio, un tempo trascorso ad osservare la metamorfosi odierna prima di rialzarsi: pronti ‘a saltare in aria‘”.

Sufjan StevensConvocations (Asthmatic Kitty)
Il nuovo album strumentale di Sufjan Stevens è una lunga (49 brani divisi in cinque volumi: MeditationsLamentationsRevelationsCelebrations, e Incantations) opera che replica le diverse fasi di lutto, guarigione e catarsi, “lavorando sia per lenire il nostro disagio, assaporando un rinnovato senso di soggezione e meraviglia per essere vivi in questi tempi senza precedenti”.

WeezerVan Weezer (Crush Music)
Rimandato da oltre un anno, finalmente arriva l’omaggio di Rivers Cuomo & Co. a un genere di cui tutta la band si dichiara fan: “Rivers era un grande fan dei KISS; Brian era un grande fan dei Black Sabbath; Pat adorava l’altare di Van Halen e Rush; e Scott amava Slayer e Metallica”.

Mighty OaksMEXICO (Howl Records)  
“C’è qualcosa nella registrazione a casa che ci ha riportato all’inizio, quando Claudio e io abbiamo iniziato a fare musica insieme nel suo appartamento. Sono più in pace con me stesso come musicista di quanto non lo sia mai stato prima. Registrare a casa allevia la pressione: il nostro tempo era il nostro tempo, non dovevamo assumere un grande studio, nessuno si aspettava nulla da noi, perché eravamo in pandemia. Abbiamo avuto tempo per noi”.

RoverEiskeller (Wagram)
“in una giornata di caldo ho portato i miei strumenti in una vecchia cella frigorifera a Brussels. Questa vecchia fabbrica industriale dai soffitti alti è diventata il mio studio dove, da solo, ho suonato e registrato un disco per mesi. Ho avuto bisogno di diversi mesi per domare questa cella dove alla fine le canzoni sono sbocciate in un rigido inverno. Ho chiamato questo posto Eiskeller per la sua fonetica e il suo senso logico”.

Vasco BrondiPaesaggio Dopo La Battaglia
“Dopo un lungo periodo senza toccare una chitarra mi sono rimesso a scrivere mentre il mondo che conoscevamo cambiava radicalmente . Ne è uscito un disco di racconti per voce e cori, per orchestra e sintetizzatori. Dopo la battaglia c’è una pace incerta, piena di ferite e piena di sollievo. C’è qualcuno che chiama un nome tra le macerie, qualcuno che risponde”.

Venerdì 14 maggio

St. VincentDaddy’s Home (Loma Vista)
Il nostro disco del mese di maggio è nato quando il padre di St. Vincent è stato rilasciato dalla prigione. Così lei ha iniziato a comporre i brani, chiudendo il cerchio di un viaggio iniziato con l’incarcerazione del padre nel 2010 e che l’ha riportata a un vinile che suo padre le aveva fatto ascoltare durante la sua infanzia. Musica che proviene dalla New York del 1971-1975 in cui tutto era tinto di toni seppia.

IosonouncaneIra (Trovarobato)
Sulla copertina del nuovo album di Iosonouncane, protagonista della copertina di Rumore di maggio, campeggia “un uomo nudo. Cosa rappresenta impareremo a conoscerlo, a supporlo, a immaginarlo con l’ascolto del disco. Per il momento il messaggio è chiaro, nessuna concessione al nostro tempo”.

Psychonaut/SaverEmerald (Split) (Pelagic)
“Questo lavoro”, dicono gli Psychonaut, “è la produzione più elaborata che abbiamo fatto fino a oggi. Questo imponente brano rappresenta un processo di cambiamento personale e collettivo che è trasmesso attraverso cinque capitoli basati su un’esperienza psichedelica”. “Come band”, aggiungono i Sâver, “cerchiamo di scrivere musica che vorremmo ascoltare e crediamo che questa canzone di venti minuti stabilisca davvero il percorso di come vogliamo che sia il suono dei Sâver”.

Sons Of KemetBlack To The Future (Impulse!)
“Un poema sonoro per invocare potere, ricordo e guarigione. Raffigura un movimento per ridefinire e riaffermare cosa significa lottare per il black power. Il significato non è universale e il contesto dell’ascoltatore plasmerà la sua comprensione. Eppure, alla fine, il messaggio generale rimane lo stesso: perché l’umanità possa progredire, dobbiamo considerare cosa significa essere Black To The Future”

Paul Weller – Fat Pop (Polydor)
Un album nato durante il lockdown, quando Weller ha sentito il bisogno di concentrarsi su nuova musica, inizialmente registrando da solo, con voce, piano e chitarra, le canzoni che aveva sul suo telefono; Successivamente ha inviato le demo ai membri della sua band, con i quali si è riunito nel suo studio studio in Surrey per finire il lavoro. Fra gli ospiti, Lia Metcalfe, Andy Fairweather Low e la figlia Leah.

Sarah NeufeldDetritus (One Little Independent)
il terzo LP solista della violinista degli Arcade Fire “affronta l’angoscia con la bellezza, il tumulto con la grazia, scivolando nel presente come un ballerino a metà movimento, raggiungendo lo spazio finché non viene catturata”.

The Black KeysDelta Kream (Nonesuch)
Dan Auerbach e Patrick Carney tornano a due anni dall’ultimo album con una raccolta di cover che rendono omaggio al country blues del Mississippi che li ha ispirati. Fra gli artisti reinterpretati, John Lee Hooker, R. L. Burnside, Junior Kimbrough, Ranie Burnette e Big Joe Williams.

Venerdì 21 maggio

Fly Pan AmFrontera (Constellation)
Nato dalla collaborazione con Dana Gingras e la sua compagnia di danza Animals Of Distinction per lo spettacolo dallo stesso titolo, Frontera segue la narrazione del lavoro originale, in cui otto movimenti fluiscono dal caos controllato, per una meditazione sui confini e la sorveglianza, la resistenza e la separazione, la solidarietà e la cooperazione

Monster MagnetA Better Dystopia (Napalm)
“Fate un viaggio nella mente della leggenda del rock psichedelico Dave Wyndorf con una selezione deliziosamente psicotica di canzoni proto-metal e psichedeliche che si adattano alla band come un guanto! Con scelte di canzoni meravigliosamente oscure e sequenze eccellenti , i potenti Magnet rendono omaggio ad alcune delle loro canzoni preferite di tutti i tempi, realizzando un’altra emozionante e unica esperienza di ascolto simile a ciò per cui sono diventati famosi”.

Gruff RhysSeeking New Gods (Rough Trade)
Nato dalla biografia di una montagna, il Monte Paektu il disco “parla di persone e civilizzazione, e degli spazi abitati dalle persone nel corso del tempo. Di come la gente viene e va ma la geologia rimane e cambia più lentamente. Credo che parli di memoria e tempo. Continua a essere una biografia di una montagna, ma adesso è un Monte Paektu della mente. Non imparerete molto sulla vera montagna ascoltando questo album, ma proverete qualcosa, spero”.

Venerdì 28 maggio

Black MidiCavalcade (Rough Trade)
Il secondo lavoro della band britannica è immaginato come una serie di personaggi, da un leader di un culto decaduto a un antico cadavere ritrovato in una miniera di diamanti, alla leggendaria cantante di cabaret Marlene Dietrich. “Quando ascolti”, dicono, “puoi immaginarti tutti i personaggi formare una sorta di cavalcata. Ognuno racconta la propria storia e al termine di ogni traccia ti sorpassa, sostituito dal successivo”

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