Rumore 345 | Ottobre 2020 – CCCP, epica etica storia pathos

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Nell’autunno del 1990 giungeva alla fine, dopo una carriera strabiliante, la parabola discografica dei CCCP Fedeli Alla Linea. Il disco era Epica Etica Etnica Pathos. Poche formazioni hanno segnato la storia della musica italiana come quella fondata da Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni. Così, a 30 anni di distanza, torniamo sulla band con un dossier collettivo firmato da Francesco Vignani e Barbara Santi. Uno per uno, tutti i protagonisti della storia (tranne l’ineffabile Annarella) raccontano quello che è stato. Giovanni Lindo Ferretti, voce salmodiante della band, parte dal suo ultimo libro edito da Mondadori per poi fare marcia indietro nel tempo. Il sodale Massimo Zamboni ci ricorda quei giorni nel dettaglio. Le preziose parole di Gianni Maroccolo e Giorgio Canali aiutano a inquadrare tuta la vicenda in prospettiva. Una storia dove il cosiddetto “artista del popolo”, Fatur, ricopriva un ruolo non certo marginale. Molto è stato detto su questo gruppo sia in vita, sia dopo. Rimane la parabola incredibile di un manipolo di visionari della bassa, di quell’Emilia Paranoica che ha sempre innervato il loro mondo e il loro racconto. 30 anni tondi di distacco rappresentano una efficace parentesi di tempo per ripercorrere quella avventura, spiegando anche a chi non c’era perché i CCCP sono stati così dirompenti e originali. Fragorosi. Per l’occasione Alessandro Baronciani ha realizzato un imperdibile ritratto storico della band, disegnato su due pagine. Da qui parte la storia di copertina di Rumore 345, ottobre 2020. 

Se parliamo di controcultura made in Italy, scendendo un poco più giù, arrivando a Roma, incontriamo circa negli stessi anni il talento eccentrico di Stefano Tamburini. Vita da maledetto per il disegnatore morto appena poco più che trentenne. Di cui in questi mesi viene ripubblicata l’opera in volumi a tema (la collana si chiama significativamente Tutto Tamburo), fra cui l’ultimo proprio dedicato al suo rapporto con la musica. Grazie alle parole del curatore Michele Mordente, Luca Frazzi ci racconta il talento immenso e sfortunato di questo “comunicatore multidisciplinare”, scomparso troppo presto: come capitato ad altri suoi colleghi (qualcuno ha detto Andrea Pazienza?), figli di quella generazione selvaggia.

Altrettanto tormentato, ma decisamente più algido ed elegante, Matt Berninger: il cantante dei National (nostra copertina recente, maggio 2019) esordisce infine a suo nome dopo una ventina di anni di carriera con la band. Le sue storie di amore, alcol, sex and the city trovano domicilio in Serpentine Prison: un ottimo debutto che ha più di un elemento in comune con la formazione di provenienza. Matt ne ha parlato con la nostra Letizia Bognanni.

Genere musicale elastico e plasmabile per eccellenza, la psichedelia continua a stupire e ad evolversi. Questa volta ci soffermiamo sugli sviluppi psichedelici di area hard. Claudio Sorge si concentra su band come Black Helium, Polymoon, Sloath e Kairon; Irse! cercando di capire fin dove si è spinto il rapporto tra ruvidezza chitarristica e creatività visionaria.

E ancora: approfondimenti e interviste a progetti nuovi come i “punkettoni” Special Interest, l’eleganza jazz pop di Oscar Jerome, la sfrontatezza britannica di Billy Nomates, la psichedelia pop dei Lazy Eyes, i pesaresi Jester In Jail. Senza dimenticare l’astro nascente del pop irregolare, la ragazzina inglese che si fa chiamare Beabadoobee. Raccontiamo pure la storia, folle quanto versatile, di Wayne County & The Electric Chairs. La produttrice e autrice israeliana Noga Erez ci racconta invece le canzoni con cui è cresciuta. Giona Nazzaro si sofferma, tra l’altro, sulle nuove opere cinematografiche di Susanna Nicchiarelli e Gianfranco Rosi.

Recensiamo come di consueto moltissime novità discografiche, fra cui si segnala il meraviglioso secondo album del laconico londinese Keaton Henson, nostro disco del mese. Per quanto riguarda l’Italia abbiamo invece selezionato il ritorno – dopo un lunghissimo silenzio – di Marco Parente. Oltre alle nuove uscite di Adrianne Lenker dei Big Thief, Sufjan Stevens, Tedua, Roisin Murphy, Corey Taylor, Bully, Thurston Moore, Marilyn Manson, Doves, Lana Del Rey, Future Islands, Yo La Tengo, Enslaved, Kevin Morby, Autechre, Mr. Bison, Holy Motors, Fuzz, Bill Frisell, Travis, Ernia, Guided By Voices, Deftones, Nas e via dicendo. Fra le ristampe si segnalano invece quelle di Sigue Sigue Sputnik, Gene, The Stooges, Spoon, Endless Boogie, New Order, Frank Zappa, oltre a libri, serie TV, fumetti. E le nostre consuete rubriche d’autore.

“Rumore” 345, ottobre 2020, è in edicola al prezzo di 7 euro. Disponibile anche la versione digitale da scaricare. Buona lettura!

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Redazione Rumore
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Rumore è da oltre 30 anni il mensile di riferimento per la cultura alternativa italiana. Musica (rock, alternative, metal, indie, elettronica, avanguardia, hip hop), soprattutto, ma anche libri, cinema, fumetti, tecnologia e arte. Per chi non si accontenta del “rumore” di sottofondo della quotidianità offerto dagli altri magazine.

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