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Rumore Week: dalla candidatura a presidente USA di Kanye West ai cambi di copertine razziste degli Animal Collective

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Il nostro riassunto della settimana, sopra e sotto i palchi
dal 29 giugno al 5 luglio 2020

1 KANYE WEST FOR PRESIDENT

“Ora dobbiamo realizzare la promessa dell’America fidandoci di Dio, unificando la nostra visione e costruendo il nostro futuro. Mi candido a presidente degli Stati Uniti!”. L’ha twittato Kanye West nel giorno della festa dell’indipendenza. Il primo endorsement l’ha ricevuto da Elon Musk, che ha risposto “Hai il mio pieno supporto”.

2 LA LETTERA DEGLI ARTISTI AL GOVERNO INGLESE

Dopo gli americani, anche gli artisti inglesi si sono uniti per chiedere il sostegno del governo per l’industria dei live messa in crisi dall’emergenza covid, e hanno lanciato la campagna #LetTheMusicPlay. “La musica dal vivo è stato uno dei maggiori successi sociali, culturali ed economici dello scorso decennio. Dai festival di fama mondiale ai grandi concerti, l’industria dei live mette in mostra, supporta e sviluppa alcuni dei migliori talenti del mondo – sul palco e dietro le quinte”, scrivono, concludendo: “Il governo si è occupato di due importanti passatempi britannici – calcio e pub – ed è ora cruciale che si concentri su un terzo, la musica dal vivo. Per il bene dell’economia, delle carriere degli artisti britannici emergenti e della reputazione musicale globale del Regno Unito, dobbiamo garantire che l’industria della musica dal vivo resterà quando la pandemia sarà finalmente passata”. Tra gli oltre 1500 firmatari ci sono Rolling Stones, Paul McCartney, Liam e Noel Gallagher, Depeche Mode, Radiohead, PJ Harvey, Johnny Marr.

3 GLI ANIMAL COLLECTIVE CAMBIANO LA COPERTINA E IL TITOLO RAZZISTI

Gli Animal Collective si sono scusati per l’immagine di copertina del loro EP del 2006 People e per il titolo dell’album del 2003 Here Comes The Indian, promettendo di cambiarli. “Non c’è modo di chiedere scusa per aver usato una ‘mammy’ sulla nostra copertina, perciò abbiamo deciso di rimuoverla. Ora capiamo che usare uno stereotipo razzista causa danni che nessuna spiegazione può riparare, e chiediamo scusa”. Riguardo al titolo Here Come The Indian scrivono: “Con il massimo rispetto per gli indigeni sentiamo che aver usato il termine Indian nel titolo del disco mandi il messaggio sbagliato oggettivizzando gli indiani d’america, cosa che non intendevamo fare con la nostra musica”. La band ha anche deciso di donare parte delle vendite dei due lavori a Equal Justice Initiative e Seeding Sovereignty.

4 NEIL YOUNG VS TRUMP

“Questo NON è ok per me”: semplice e diretto, Neil Young ha ribadito che non apprezza l’uso delle sue canzoni da parte di Trump, che continua però imperterrito a suonarle ai suoi eventi, ultimo quello del 4 luglio al Monte Rushmore, dove ha fatto ascoltare Keep on Rockin in the Free World, Like a Hurricane e Cowgirl in the Sand. In un altro tweet, Neil Young ha aggiunto di essere solidale con i Lakota Sioux, gli indigeni che furono costretti ad abbandonare proprio i luoghi in cui si trova Mount Rushmore.

5 I PEARL JAM RICORDANO LE VITTIME DI ROSKILDE A 20 ANNI DALLA TRAGEDIA

“Sono passati 20 anni da quel giorno”, scrive Stone Gossard sul sito dei Pearl Jam, ricordando il Roskilde festival del 2000, quando nove fan persero la vita schiacciati dalla folla. “una giornata normale… siamo arrivati 5 ore prima… aspettato il nostro turno. Ricordo a malapena… C’era il sole. Credo. Suonava Lou Reed. Credo. Poi pioggia e vento. Ma niente è stato più lo stesso da allora. Un momento inaspettato che ha cambiato per sempre tutti i coinvolti. I 9 giovani che furono calpestati. Le vite delle loro famiglie e dei loro cari che hanno dovuto sopportare l’immagine delle loro morti ancora e ancora, e la realtà di non vederli mai più. Ogni persona al festival che ha assistito a ciò che stava accadendo e ha cercato di fare qualcosa, magari tirando su qualcuno o non riuscendoci… 20 anni dopo la nostra band ha altri 11 bambini, tutti preziosi, e altri 20 anni insieme… La nostra comprensione della gravità e della perdita vissuta dai genitori di quei ragazzi è cresciuta in modo esponenziale perché immaginiamo che i nostri figli muoiano in circostanze come Roskilde 2000. È impensabile, eppure eccolo. Il nostro peggior incubo. Ogni giorno i nostri cuori continuano a far male e il nostro stomaco si torce al pensiero di quei giovani che muoiono e di ciò che avrebbe potuto essere diverso… ma non cambia nulla. E il nostro dolore è un millesimo di quello delle famiglie… le mamme e i papà, le sorelle e i fratelli, i migliori amici… Le nostre più sentite condoglianze e le nostre scuse alle famiglie che hanno perso i loro ragazzi quel giorno. Ai fratelli e alle sorelle, alle nonne, ai nonni e agli amici, tutti coloro che hanno perso il loro prezioso essere… Nessuno è stato all’altezza di fare ciò che era necessario in quelle ore prima e in quei giorni successivi alla tragedia. Il festival, i media, inclusi noi. Ci siamo ritirati e ci siamo arrabbiati dopo che molti rapporti avevano detto che i PJ erano responsabili. Le nostre parole non erano di alcun aiuto a quel punto. Ci siamo nascosti e speravamo che non fosse colpa nostra. Da allora abbiamo fatto del nostro meglio per capire. Abbiamo incontrato alcune delle famiglie nel corso degli anni. Con alcuni, abbiamo stretto forti amicizie… condividendo e sostenendoci a vicenda. Alcuni non li conosciamo. Giovani che amavano i PJ e che volevano avvicinarsi. Questa è stata la linea di demarcazione di tutti quelli che sono morti quel giorno. Speriamo di non sapere mai cosa significa quella perdita. Speriamo. Siamo per sempre all’ombra del vostro dolore e della vostra perdita e accettiamo quell’ombra e siamo sempre grati di condividere quello spazio sacro. Lo spazio creato dall’assenza di quei 9 giovani…

6 JOHN PRINE POETA LAUREATO

Il governatore dell’Illinois JB Pritzker ha annunciato che John Prine, il cantautore scomparso lo scorso 7 aprile, sarà nominato, primo nella storia dello stato, Poeta Laureato Onorario. “John Prine ha lasciato dietro di sé un’eredità musicale senza pari”, ha dichiarato Pritzker, “ed è stato amato dalla famiglia e da milioni di fan che sperano che in cielo trovi il paradiso come desiderava”.

E se non vi bastano queste news in pillole, qua trovate quelle musicali e qua quelle scovate dalla rete.

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