Che il lockdown sia stato d’ispirazione non lo si può di certo negare. E così dopo gli ultimi due lavori Last Building Burning (2018) e Live Without Sound (2016), i Cloud Nothings tornano con un nuovo disco composto durante l’isolamento e concluso via mail.
Si intitola The Black Hole Understands, esce su Bandcamp autoprodotto dal gruppo nel giorno in cui la piattaforma lascia il 100% dei ricavi alle band. I ragazzi di Cleveland hanno deciso di donare il 25% degli introiti a due associazioni no-profit per l’educazione musicale Play On Philly e Rainey Institute.
Dylan Baldi, voce e chitarra del gruppo indie rock/alternative, ha introdotto brevemente il disco così:
Io alla chitarra e alla voce, Jayson alla batteria. È un po’ pop e un po’ triste.
E poi c’è il comunicato della band:
Quando si è prospettato il fatto che potrebbero non esserci spettacoli dal vivo per il prossimo futuro, i membri di Cloud Nothings hanno iniziato a lavorare su quello che sarebbe diventato The Black Hole Understands. A circa un mese dalla quarantena, Dylan Baldi e Jayson Gerycz hanno iniziato a inviare file avanti e indietro con chitarre, basso e voce per le nuove canzoni che venivano registrate a Phiadelphia, mentre la batteria e il missaggio avvenivano a Cleveland. Questo tipo di processo di registrazione remota non è fuori dall’ordinario per alcune band ma ha presentato una nuova serie di restrizioni per i Cloud Nothings, rimuovendo completamente l’elemento di jamming interattivo e rafforzando la produzione attorno a una serie di canzoni pop estive ottimizzate. Sin dall’inizio, ogni disco ha avuto la sua atmosfera, ma queste canzoni si allontanano bruscamente dal rumore rumoroso e dalle tendenze improvvisate che si sono presentate negli album recenti. La voce è molto più delicata e sognante, fluttuando su canzoni veloci e tremolanti. Con hook puliti e arrangiamenti chiari (un overdub di synth di Chris Madak di Bee Mask è l’unico apporto esterno dell’album), le canzoni sono il tipo di suoni concisi e pesanti che la band stava sfornando nei loro primi giorni, solo un po’ più distanti e stanche. The Black Hole Understands non è affatto tranquillo, ma mostra una moderazione che si adatta molto bene ai tempi strani da cui è nata. The Black Hole Understands è iper-melodico e ad alta energia, ma porta un senso di malinconico e cauto ottimismo che rispecchia il terrore irrequieto della vita in lockdown.
Qua potete rileggere l’intervista alla band che gli avevamo fatto un po’ di anni fa.
La tracklist di The Black Hole Understands:
01. Story That I Live
02. The Sound of Everyone
03. An Average World
04. A Weird Interaction
05. Tall Gray Structure
06. A Silent Reaction
07. The Mess Is Permanent
08. Right on the Edge
09. Memory of Regret
10. The Black Hole Understands
Qua sotto potete ascoltare i primi due singoli Story That I Live e The Mess Is Permanent mentre proprio ieri vi abbiamo presentato il loro remix di un brano dei Soviet Soviet.