Lost In YouTube: i Kraftwerk in formato manichini intervistati da Corrado a Domenica In e l’esibizione a Discoring

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Musica, TV e YouTube – Lost in YouTube: l’abitudine di guardare un video su YouTube e poi perdersi in un vortice temporale tra i video consigliati. Ripeschiamo perle perdute o dimenticate nel web.

Ci sono due momenti abbastanza cult dei Kraftwerk nella tv italiana: la non-intervista che Corrado fece ai loro manichini e il live a Discoring con la versione italiana di Pocket Calculator (Mini Calcolatore)

RUMORE COVER FB NATALE 2023

di Nicholas David Altea

Ci ha lasciati all’età di 73 anni un pioniere della musica: Florian Schneider, cofondatore di Kraftwerk. Diremmo pioniere dell’elettronica, ma con un’accezione molto più ampia, perché con le sue sperimentazioni – dal flauto elettronico (e-flaute) ai sequencer virtuali con Cubase, si è spinto ben oltre, in anticipo sui tempi, marcando indissolubilmente con i Kraftwerk tutta la musica che ne è derivata, che guardasse al pop, all’elettronica più spinta, o all’hip hop. I robotici tedeschi ci sono sempre: che sia l’intro di Talk dei Coldplay preso da Computer Love (scritta principalmente da Karl Bartos) o che sia Planet Rock di Afrika Bambaataa e Soulsonic Force che contiene estratti di Trans Europe Express.

Dal 1970 in poi, i Kraftwerk, fondati da Florian e dell’amico Ralf Hütter, hanno perseguito la strada dell’innovazione, dell’esplorazione e del rapporto uomo-macchina con l’avvento dei computer. Arrivarono addirittura a una sorta di de-personalizzazione di sé stessi diventando sul palco (ma anche nelle interviste), dei manichini con voce robotica, in perfetto stile Thunderbirds. Per chi non se la ricordasse, era una serie tv fantascientifica britannica di metà anni 60 (in Italia arrivò dieci anni dopo), realizzata con dei manichini ma mossi come se fossero delle marionette con fili e aste (più o meno) invisibili, utilizzando una tecnica dal nome anch’esso futuristico Supermarionation. Insomma un vero incubo per i pediofobici.

Nel 1978 la “band”, o meglio, gli alter ego dei Krafwerk in formato manichino, che vedevano nella formazione Ralf Hütter (voce, tastiera, sintetizzatore, sequencer, vocoder, effetti), Florian Schneider (sintetizzatore, vocoder, effetti), Karl Bartos (sintetizzatore, tastiera, effetti) e Wolfgang Flür (percussioni elettroniche), furono ospiti a Domenica In, il programma pomeridiano condotto dal mitico Corrado Mantoni, su Rai Uno. Era il momento di The Man-Machine, settimo disco della band di Düsseldorf; uno di quegli album che andrà a ridefinire, o meglio, creare, il concetto di pop elettronico affrontando il rapporto e lo stretto legame uomo-macchina con brani con The Robots o con le visioni futuristico-urbane di Metropolis, quest’ultimo dedicato, ovvimanente, al regista Fritz Lang. L’intervista in studio raggiunge livelli di surrealismo distopico mai visti prima, soprattutto su una canale pubblico nazionale. I quattro manichini sono seduti in prima fila, uno affianco all’altro.

Corrado domanda: “Siete contenti di essere qui a Domenica In?”, e la risposta con voci robotiche è parte del testo di The Robots, in tedesco

Wir sind die Roboter
Wir sind die Roboter
Wir sind die Roboter
Wir sind die Roboter

E che vuol dire semplicemente: “Noi siamo i robots”. Corrado rilancia: “È la prima volta che venite qui in Italia?”, e loro all’unisono:

We-are-the-robots
We-are-the-robots
We-are-the-robots
We-are-the-robots

Stop. Finita.

Fortunatamente non è l’unica apparizione alla tv italiana, anzi, possiamo vantare anche un’esibizione a Discoring nel 1981, programma musicale – una volta all’interno di Domenica In – ideato da Gianni Boncompagni e condotto quell’anno da Jocelyn. Il quartetto tedesco presentò il brano Pocket Calculator, estratto dal nuovo disco Computer World, il loro ottavo disco. Questo singolo, però, ebbe la particolarità di essere stato cantato in diverse lingue oltre all’inglese: Mini Calculateur (francese), Dentaku (“電卓” – giapponse), Minikalkulator (polacco), Taschenrechner (tedesco) e Mini Calcolatore (italiano). Il brano venne registrato con strumenti diversi dal solito: la tastiera giocattolo Mattel Beegees Rhythm Machine, lo stilofono Dubreq, una classica batteria elettronica e – non poteva mancare – una calcolatrice Casio, modello FX-501P con interfaccia a cassetta FA-1. Qua sotto potete riascoltarvi le versioni in tutte le sei lingue.

Ecco il testo italiano, e più in basso potete guardarvi l’esibizione a Discoring introdotta da Jocelyn.

Sono l’operatore del mini calcolatore
Sono l’operatore del mini calcolatore

Io sottraggo
E aggiungo
Io controllo
E compongo

Sono l’operatore del mini calcolatore
Sono l’operatore del mini calcolatore

Io sottraggo
E aggiungo
Io controllo
E compongo

Se io spingo un bottone
Lui fa una canzone

Sono l’operatore del mini calcolatore
Sono l’operatore del mini calcolatore

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