Nell’anno delle celebrazioni per i 50 anni di Space Oddity, vi proponiamo un ascolto bowiano un po’ diverso: una playlist compilata dall’amico Iggy Pop qualche settimana dopo la sua scomparsa, durante il programma radiofonico Iggy Confidential.
Per scegliere mi sono affidato alla memoria, ho tirato fuori carta e penna e chiuso gli occhi e ho semplicemente ricordato cosa mi piaceva in epoche diverse… ho considerato cose che sono un po’ più giù nel totem, ma non oscure
Nel numero di giugno di Rumore (che trovate in edicola e sulla nostra applicazione), in occasione del gigantesco box in sette cd chiamato appunto The Bowie Years – dove dentro c’è tutto lo scibile del lavoro di Iggy Pop in quegli anni – Luca Frazzi è entrato in contatto prima con il biografo ufficiale di Iggy Pop (Paul Trynka, ex direttore del mensile inglese “Mojo” e autore di un libro fondamentale sull’eterno ragazzo del Michigan) e poi con Esther Friedman (fotografa degli anni berlinesi, nonché ex compagna proprio di Iggy), Frazzi ha allestito uno speciale “monstre” sull’uomo dai pettorali scolpiti.
Questi sono i brani scelti da Iggy Pop (no, Space Oddity non c’è):
1 Boys Keep Swinging
2 Art Decade
3 John, I’m Only Dancing (Sax Version)
4 Black Country Rock
5 Station To Station
6 What In The World
7 Wild Is The Wind
8 Scary Monsters (And Super Creeps)
9 The Prettiest Star (Single Version)
10 Moss Garden
11 Panic in Detroit
12 Dirty Boys
13 Moonage Daydream
14 Sound and Vision
15 Under Pressure
16 Diamond Dogs
17 Criminal World
18 Where Are We Now?
19 I Can’t Give Everything Away
20 Stay (US Single Edit)
21 TVC 15
22 Young Americans (Single Version)
23 Golden Years (Single Version)
24 Aladdin Sane
25 Dollar Days
26 Warszawa
Qua sotto, invece, potete ascoltare tutte la playlist su Spotify: