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Lost in YouTube: l’ultima apparizione in tv di Kurt Cobain e i Nirvana alla Rai, poco prima della morte

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(Credit: Screen grab YouTube)

Musica, TV e YouTube – Lost In YouTube: l’abitudine di guardare un video su YouTube e poi perdersi in un vortice temporale tra i video consigliati. Ripeschiamo perle perdute o dimenticate nel web.

di Nicholas David Altea

Quella volta che Kurt Cobain i Nirvana fecero l’ultima apparizione in tv, su Rai3

La tv italiana ha questo triste primato: Kurt Cobain e i Nirvana si sono esibiti per l’ultima volta in un canale televisivo, in assoluto, nel nostro paese. L’ultima apparizione ufficiale di sempre. Era il 23 febbraio 1994, il giorno esatto dell’esibizione, ma il programma andò in onda su Rai 3 il 27 febbraio 1994. Non proprio un programma musicale (ma durante le puntate passarono alcuni artisti internazionali): si trattava di Tunnel registrato negli studi Nomentano di Roma; durò solamente una stagione (dal 6 febbraio al 22 maggio 1994) e fu un contenitore comico-satirico, composto da una buona parte di comici che arrivavano da Avanzi – altro programma comico, durato due anni. A condurre e a tenere le fila della trasmissione c’era Serena Dandini con una schiera di comici come Corrado e Sabina Guzzanti, Massimo Olcese, Adolfo Margiotta, Antonello Fassari, Cinzia Leone, Francesca Reggiani, Stefano Masciarelli e molti altri.

(Credit: Screen grab YouTube)

Meno di un mese e mezzo dopo quell’apparizione, la mattina dell’8 aprile 1994, il corpo di Cobain venne ritrovato nella sua villa sul lago Washington da Gary Smith, un elettricista della Veca Electric che avrebbe dovuto installare delle luci di emergenza. Il luogo esatto del ritrovamento fu nella serra presso il garage nella sua casa. Morto con un colpo in testa autoinflitto con fucile Remington M11- calibro 20. L’autopsia dichiarò che la morte era avvenuta il 5 aprile e nel suo corpo erano state trovate grosse quantità di eroina e Valium.

Tornando all’esibizione televisiva, la band passò dagli studi Rai proprio in concomitanza col tour italiano che li vedeva per ben 4 concerti nei palazzetti: il 21 febbraio a Modena, il 22 febbraio al Palaghiaccio di Marino (Roma), il 24 e il 25 al PalaTrussardi di Milano – rinominato poi PalaVobis, PalaTucker, MazdaPalace e PalaSharp fino alla definitiva chiusura.

Forse i Nirvana non si trovarono molto a loro agio in una situazione del genere. Prima di introdurli ci fu uno sketch tra Serena Dandini e Antonello Fassari nel ruolo del Signor Ricci, un perenne paranoico impaurito da tutto e da tutti che esordisce così, mentre è impaurito dall’arrivo della band. Ci auguriamo non si siano accorti di nulla.

Serena Dandini: “È una sorpresa, sono musicisti!”
Antonello Fassari: “Non sono musicisti! Questi stanno sotto al bar a casa mia a spacciare roba”
Serena Dandini: “No! Ma che dici?! Questi sono miliardari, mica vengono Sono milioni, non ha senso che vendono droga per la strada! : D
Antonello Fassari: “Come sono diventati milionari ?! Uhm?!” Serena Dandini: “Hanno venduto otto milioni di album”
Antonello Fassari: “Non ci credo… ” Serena Dandini: “Mantieni la calma! I Nirvana!”
Antonello Fassari: “Drogati!”

La band in formazione a quattro con Kurt, Cris Novoselic, Dave Grohl e l’ex Germs, Pat Smear, è già sul palco e attacca subito con Serve the Servants, brano estratto da In Utero (qua potete rileggere la lettera di Steve Albini alla band in occasione della produzione del disco).

Alla fine del live, mentre Kurt Cobain sta bevendo una bottiglia d’acqua, interviene sul palco Corrado Guzzanti vestito da giovane ragazzo alternativo, coatto, con t-shirt di In Utero e camicia di flanella con toppa degli Iron Maiden: il mitico Lorenzo. Corrado Guzzanti inizia subito a molestare la band, ma solamente Krist Novoselic interagisce non capendo nulla di cosa stesse accadendo.

Serena Dandini: “Cosa stai facendo? Cosa stai facendo? Bravo”
Corrado Guzzanti: “Perché sei qui? Che cosa hai a che fare con il Nirvana?”
Corrado Guzzanti: Ti sei drogato usando un ammorbidente?
Kris Novoselic: Chi è lui?
Corrado Guzzanti: Ascolta quel rock melodico, non lo sopporta (orecchio), un po ‘più di energia (è necessario)!
Serena Dandini: Lorenzo, cosa …
Corrado Guzzanti: Ora dobbiamo parlare seriamente di questo (quel suono),
K: …
Serena Dandini: “Lorenzo dovresti essere al College in America adesso! Che cosa stai facendo insieme ai Nirvana ?!”
Corrado Guzzanti: “Non puoi capire”
Serena Dandini: “… cosa?”
Corrado Guzzanti: “Ascolta la pronuncia”
Serena Dandini: “Lui non ti conosce. Lui non sa chi sei”
Corrado Guzzanti: “Cosa stai dicendo? Dai ragazzi (vieni con me).”
Serena Dandini: “…Nirvana a Tunnel!”
Corrado Guzzanti: “Devi sapere che sto facendo le cose, sto lavorando ..
Serena Dandini: Stai lavorando con Nirvana?
Corrado Guzzanti: “Domani siamo a Tokyo, lasciami andare, lasciami andare… ”
Serena Dandini: “Resta qui! Dobbiamo parlarne! Rimani qui!”
Corrado Guzzanti: “Lasciami andare!”
Serena Dandini: “Spot! 2

Forse non tutti sanno (o si ricordano) che i Nirvana registrarono due canzoni a Tunnel, Serve the Servants e Dumb (anch’esso estratto da In Utero). Quest’ultima canzone non andò in onda e venne trasmessa solo dopo la sua morte come tributo durante il Concerto del Primo Maggio 1994. Nel video si vede anche una turnista al violoncello.

Nel documentario Chi ha ucciso Kurt Cobain? Serena Dandini ha parlato e ricordato l’incontro con Cobain così:

Incontrandolo ho avuto l’impressione di una persona di una sensibilità estrema, indifesa, che difficilmente riuscivi a guardare negli occhi, con uno sguardo di paura come di un cucciolo braccato dal mondo.

Questa è l’ultima volta assoluta di Kurt Cobain e dei Nirvana in un’apparizione pubblica televisiva. Qualche settimana dopo la fine del tour europeo, lui, Courtney Love e la figlia passarono alcuni giorni di vacanza a Roma, ma a causa di un’overdose di Roypnol e Champagne venne ricoverato al Policlinico Umberto I salvato dai medici. Il legame tra Kurt Cobain e l’Italia resta ancora oggi molto forte, e questi filmati sono ormai archeologia video da conservare preziosamente. Scusa Kurt (e scusate Nirvana) avremmo dovuto (e voluto) accogliervi in un altro modo.

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