Home Speciali Liste e classifiche Rumore Week: che cosa è successo questa settimana (14/1 – 20/1)

Rumore Week: che cosa è successo questa settimana (14/1 – 20/1)

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Il nostro riassunto della settimana, sopra e sotto i palchi
dal 7 al 13 gennaio 2019

1 AFRICA IN AFRICA PER SEMPRE

Africa dei Toto suonerà in eterno in Africa: è l’idea dell’artista Max Siedentopf, che ha realizzato un’installazione nel deserto della Namibia, dov’è nato, posizionando un lettore mp3 e sei amplificatori alimentati a energia solare, che suoneranno il brano “Almeno per i prossimi 55 milioni di anni, se non per l’eternità”.

2 STEPHEN KING E I TIGER! SHIT! TIGER! TIGER!

“Miglior nome di band di oggi: Satan’s Almighty Penis Secondo classificato: Tiger! Shit! Tiger! Tiger!”. L’ha twittato Stephen King. Il gruppo umbro ringrazia e promette un concerto nel Maine.

3 IL SOCIAL VINTAGE DEI SUBSONICA

I Subsonica sono sempre stati un gruppo “avanti” – basti pensare al loro sito, il primo in Italia con blog e spazi per interagire coi fan –, quindi chissà che la loro scelta di aprire una pagina Myspace non inauguri una nuova tendenza, quella del ritorno ai social vintage? Staremo a vedere. Intanto “Cari Terrestri”, dicono, “stiamo aprendo un nuovo spazio sul web per vecchi ricordi. O forse è uno spazio vecchio per ricordi nuovi. Voi provate ad indagare perché poi alla fine ne varrà la pena e potrete ringraziarci… per l’add :-)”

4 PRINCESS NOKIA VS ARIANA GRANDE

Princess Nokia ha postato su Twitter un video in cui ascolta il nuovo singolo di Ariana Grande 7 rings e poi la sua Mine, sostenendo che ci siano delle somiglianze sospette: “non vi suona familiare?”, dice, “a me suona molto familiare. Non è la canzone che ho fatto sulle donne nere e i loro capelli? Sembra sulle bianche”. Nessun commento da Ariana Grande, per ora.

5 PLAYBOI CARTI COLPEVOLE

Playboi Carti è stato giudicato colpevole per aver colpito l’autista e danneggiato il tour bus usato per il tour circa un anno fa. È successo in Scozia, dove il bus a due piani dove viaggiavano il rapper e il suo entourage ha subito un guasto e l’autista non è stato in grado di ripararlo, ricevendo per questo un pugno dall’artista, anche se il tour manager sostiene che si sia trattato di legittima difesa.

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