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I 20 dischi più attesi di giugno 2017

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di Giorgio Valletta

Ecco la nostra panoramica mensile sugli album più attesi e importanti in uscita nelle prossime settimane. Qui di seguito i venti titoli che abbiamo selezionato per voi fra quelli in via di pubblicazione durante il mese di giugno.

 

Venerdì 2 giugno

GravetempleImpassable Fears (Svart)
“Surrealista, esoterico e sperimentale”: così viene descritto il trio formato da Attila Csihar (ex Mayhem), Stephen O’Malley (Sunn O)))) ed Oren Ambarchi. Un album che il nostro Mario Ruggeri definisce come “l’avanguardia della musica estrema”

Hey ColossusThe Guillotine (Rocket Recordings)
A testimoniare la netta metamorfosi dell’ultimo periodo, la prolifica band inglese firma un lavoro più scuro, energico e tagliente, fra momenti ipnotici e un rinnovato approccio all’aspetto melodico del loro rock psichedelico.

 

Richard DawsonPeasant (Weird World / Domino)
A dieci anni dal suo esordio, il cantautore di Newcastle diviene uno dei “casi” del 2017 con un album che attinge alla musica folk inglese pre-medievale per raccontare storie che invece affondano nel contemporaneo.

 

Venerdì 9 giugno

Andrea Laszlo De SimoneUomo Donna (42 Records)
Per l’artista torinese (già nei Nadàr Solo e metà del duo Anthony Laszlo) è il debutto in proprio. Un album che descrive un mondo sonoro nato dallo scontro di classico e moderno, fra canzone d’autore italiana e psichedelia.

 

Cigarettes After SexCigarettes After Sex (Partisan)
La band texana guidata da Greg Gonzalez pubblica finalmente il primo album, che segue di cinque anni l’EP I. Pop malinconico e onirico dilatato fino a raggiungere le più tipiche caratteristiche dello slowcore.

 

PhoenixTi Amo (Glassnote / Atlantic)
Ha un sapore particolarmente estivo ed è ispirato da un immaginario italiano il sesto album in studio per la band francese, qui a metà strada fra l’indie-pop degli ultimi anni e un suono più dance.

 

PopulousAzulejos (Wonderwheel / La Tempesta International)
Il produttore salentino torna in scena con un disco dai ritmi sensuali e che riflette gli aspetti più misteriosi e suggestivi di Lisbona, città in cui ha vissuto nell’ultimo periodo.

 

Sufjan Stevens, Bryce Dessner, Nico Muhly, James McalisterPlanetarium (4AD)
I quattro musicisti firmano un album che ruota intorno alle idee cosmiche spesso esplorate dai testi di Stevens: la mitologia, l’astrologia, la scienza, l’astronomia e la complessità della coscienza umana.

 

Vibravoid ‎– A Night At The Museum (Krauted Mind)
Insieme all’EP Triptamine Vol. 5, esce un triplo album che documenta la performance della band tedesca al Film Museum di Düsseldorf nello scorso marzo, e che include un tributo ai primi Pink Floyd.

 

Venerdì 16 giugno

Fleet FoxesCrack Up (Nonesuch)
Sei anni d’attesa dal precedente Helplessness Blues sembrano esser serviti alla band di Robin Pecknold -che Elia Alovisi ha intervistato sul numero attualmente in edicola– per rifinire un album solido e profondo nei contenuti.

 

RideWeather Diaries (Wichita)
Anche la storica band shoegaze inglese è stata intervistata (da Diego Ballani) sul numero di Rumore attualmente in edicola, proprio mentre torna con un disco prodotto da Erol Alkan e che interrompe un silenzio che durava da ventun anni.

 

Royal TruxPlatinum Tips + Ice Cream (Drag City)
Dopo la recente reunion, un disco dal vivo registrato in occcasione dei concerti recentemente tenuti a New York e Los Angeles da Neil Hagerty e Jennifer Herrema. Rock’n’roll duro e puro.

 

Songhoy BluesResistance (Transgressive)
La band proveniente dal Mali, fra le eccellenze di un suono che sta fra desert rock, blues psichedelico e attitudine punk, firma un secondo album eclettico e avventuroso. Fra gli ospiti c’è Iggy Pop.

 

Squadra OmegaMateria Oscura (Soave)
La band di Montebelluna (di cui sul nuovo numero di Rumore potete leggere l’intervista realizzata da Alessandro Besselva Averame) pubblica due album in contemporanea. John Coltrane, il jazz-rock di Canterbury e i Grateful Dead sono fra gli ingredienti della loro personale miscela sonora.

 

Venerdì 23 giugno

AlgiersThe Underside Of Power (Matador)
Disco del mese sul numero di giugno di Rumore, il secondo lavoro della band di Atlanta -divenuta ora un quartetto grazie all’innesto alla batteria di Matt Tong dei Bloc Party– è un manifesto contro l’America di Trump, fra soul viscerale, post-punk e momenti sperimentali.

 

Dying FetusWrong One To Fuck (Relapse)
L’ottavo album della band di Baltimore è anche il suo primo in cinque anni, e per complessità dinamiche e variazioni nello stile vocale pare destinato a ribadirne il ruolo da protagonista nella scena death metal estrema.

 

King Gizzard & The Lizard WizardMurder Of The Universe (ATO)
Il secondo di cinque nuovi album previsti per il 2017. La band psichedelica guidata dall’australiano Stu Mackenzie non smette di stupire e conquista anche con questo lavoro suddiviso in tre parti.

 

Venerdì 30 giugno

Karen GwyerRembo (Don’t Be Afraid)
La musicista elettronica nata ad Ann Arbor (Michigan) e oggi residente a Londra pubblica un disco che sottolinea la natura in costante evoluzione della sua techno visionaria e fuori dai soliti schemi.

 

LapaluxRuinism (Brainfeeder)
Un lavoro concepito sulla decostruzione e il decadimento di elementi sonori poi riassemblati. Al terzo album, l’inglese Stuart Howard sembra aver firmato una prova di definitiva maturità.

 

Washed OutMister Mellow (Stones Throw)
Già maestro della chillwave, Ernest Greene compie un’evoluzione verso groove più black e jazzy, in coincidenza con l’approdo alla Stones Throw, etichetta fra le più prestigiose nel settore.

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