Home Speciali Liste e classifiche La guida di Rumore alle nuove uscite del 2016

La guida di Rumore alle nuove uscite del 2016

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NUOVI ALBUM

di Elia Alovisi e Tommaso Tecchi

Nel fruire e nel gestire un sito di musica è facile ritrovarsi sommersi in un flusso ininterrotto di notizie, annunci, anteprime, strizzatine d’occhio, speculazioni e teorie su reunion, nuovi album eccetera. L’esempio recente più lampante di questo processo mediatico ha visto come protagonista Rihanna, che ha passato diversi mesi a parlare del suo nuovo album ANTI- causando nei media d’oltreoceano una serie infinita di articoli senza alcun effettivo senso di esistere, sfociando nell’orribile e bellissimo coccodrillone preconfezionato pubblicato da Yahoo! News a fine novembre (se volete approfondire, ne parla anche Francesco Farabegoli sul numero di Rumore di gennaio).

Per evitare quindi di sommergervi di articoli contenenti solo un tweet che conferma che “la band x pubblicherà nuovo materiale” in questo fantastico nuovo anno del signore duemilasedici, seguiti da generici commenti entusiasti, abbiamo compilato un bel listone con quelli che, a logica, saranno gli album su cui probabilmente ci scanneremo a fine anno nel fare le nostre classifiche maledicendo il fatto che alla fine ne siamo riusciti ad ascoltare bene solo tipo quattro o cinque. Quindi andiamo subito con i commenti entusiasti e speranzosi, tutti assieme, e poi non ci pensiamo più.

Abbiamo suddiviso questi album in due categorie. Quelli di cui siamo sicuri, già annunciati e tutto, e Quelli di cui non siamo sicuri ma speriamo bene, i vari Radiohead, James Blake, Drake e compagnia bella – che magari qualcosa la pubblicano, magari no. Sui primi mettiamo la mano sul fuoco. Sui secondi, invece, siamo pronti a toglierla. Abbiamo deciso preventivamente di escludere casi persi come i Tool, ad esempio.

PREAMBOLO: Non abbiamo inserito i (molti) album che usciranno a fine gennaio, cioè nel giro di due settimane. Alcuni li abbiamo anche già recensiti. Ad ogni modo, questi includono: Black TuskBloc Party, Bonnie “Prince” Billy, Daughter, Eleanor FriedbergerJesu & Sun Kil Moon, MoneyMystery Jets, NevermenSantigold, Savages, Shearwater, Suede, TindersticksTortoise,  Ty Segall, Villagers e Ulver.

DI QUESTI SIAMO SICURI

ANIMAL COLLECTIVE
Painting With, fuori il 19 febbraio via Domino

Panda Bear, Avey Tare e Geologist (senza Deakin, a questo giro, impegnato nella scrittura di un album solista), insieme Animal Collective, sono pronti a pubblicare il successore di Centipede Hz. L’hanno annunciato ufficialmente a fine 2015 tramite un’anteprima piuttosto particolare: una filodiffusione dell’LP, intitolato Painting With, dalle casse di un aeroporto. Saranno in Italia ad aprile. Per ora abbiamo potuto ascoltare solo il primo singolo, FloriDada.

ANOHNI
Hopelessness, fuori TBA via Rough Trade

Antony Hegarty ha annunciato l’anno scorso un nuovo alias, ANOHNI, base del suo progetto di musica elettronica/collaborazione con due sperimentatori sonori del calibro di Hudson Mohawke ed Oneohtrix Point Never. Abbiamo già potuto ascoltarne un estratto, 4 Degrees, e il primo concerto dei tre si terrà a luglio al Barbican Centre di Londra. Ergo, l’uscita dell’album dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

BLACK MOUNTAIN
IV, fuori il 1 aprile via Jagjaguwar

Era da un bel po’ che i Black Mountain, tra gli esponenti migliori dell’indie rock canadese dei primi anni duemila, non pubblicavano nuovo materiale. Il loro ultimo album a tutti gli effetti, Wilderness Heart, era uscito nel 2010. Nel 2012 era arrivata una colonna sonora per un film, Year Zero. Ora, IV ce li riconsegnerà in piena attività. Per ora c’è solo qualche anteprima di canzone, neanche un pezzo intero.

BOB MOULD
Patch the Sky, fuori il 25 marzo via Merge

Archiviata definitivamente la pratica “reunion degli Hüsker Dü” con un bel “no”, Bob Mould torna con il suo terzo album solista, annunciato da un toccante messaggio a cuore aperto. Stando alle sue parole, Patch the Sky sarà probabilmente il suo disco più personale, essendo nato da momenti di estrema difficoltà, tra lutti e relazioni finite. Ma sarà anche pieno di melodia, per mostrare i due lati della medaglia. Il primo singolo, Voices in My Head, sembra rientrare in questa seconda categoria, mettendo comunque Mould-come-persona-che-sta-invecchiando in primissimo piano. Come forse non lo era mai stato prima.

BONOBO
Titolo e data d’uscita TBA

Simon Green, in arte Bonobo, è stato uno dei predecessori di quella forma di elettronica rilassata e ballabile il giusto suonata dal vivo che tanta fortuna ha portato nell’ultimo paio d’anni al suo collega Caribou. È da tre anni che siamo in attesa del seguito di The North Borders, e la conferma del ritorno di Green è arrivata via Twitter il 1 gennaio.

CRYSTAL FIGHTERS
Titolo e data d’uscita TBA

Gli inglesi/baschi Crystal Fighters sono forse il prodotto più peculiare e longevo del nu rave dei tardi anni duemila, avendolo reinventato in salsa etnica e avendo pubblicato il giusto numero di album per non stufare (due: Star of Love, 2010, e Cave Rave, 2013). Va inoltre riconosciuta la qualità dei loro concerti, energici e coinvolgenti a dir poco. La scomparsa del loro batterista Andrea Marongiu a settembre 2014 è stato un duro colpo per il gruppo, ma la band ha annunciato il proprio ritorno per il 2016 con una foto su Facebook, che vedete qua sopra, piena di sorrisi.

DIIV
Is the Is Are, fuori il 5 febbraio via Captured Tracks

L’annuncio di Is the Is Are dei newyorchesi DIIV, successore dell’amatissimo Oshin, è arrivata alla fine dell’anno scorso. Da allora sono arrivati diversi brani in anteprima: Dopamine, Bent (Roi’s Song), Mire (Grant’s Song) e Under the Sun. Le intenzioni di Zachary Cole Smith a questo giro erano piuttosto ambiziose: scrivere (da solo) un doppio album, ispirato da Tago Mago dei Can e Tusk dei Fleetwood Mac a livello di struttura e da Bad Moon Rising dei Sonic Youth a livello sonoro.

EXPLOSIONS IN THE SKY
The Wilderness, fuori il 1 aprile via Temporary Residence Ltd.

Post-rocker e amanti delle chitarre pulite, gioite! I texani Explosions in the Sky si sono riattivati e hanno annunciato il loro ritorno sulle scene, 5 anni dopo Take Care, Take Care, Take Care. Il loro nuovo LP si intitola The Wilderness e, a quanto abbiamo potuto sentire dal primo singolo Disintegration Anxiety, ha ancora tutto quello che ce li ha fatti piacere finora: un bel senso epico, tanta malinconia, tremolo come se piovesse. Una novità c’è: un interessante, leggero senso di inquietudine reso in modo diverso rispetto a quanto hanno fatto in passato.

FLATBUSH ZOMBIES
3001: A Laced Odyssey, fuori l’11 marzo via Glorious Dead

I newyorkesi Flatbush Zombies sono una delle migliori promesse del rap americano – anche se praticamente si sono già avverati nella forma di un mixtape dall’enorme successo come è stato il loro Better Off Dead, pubblicato nel 2013. Il loro album di debutto, 3001: A Laced Odyssey uscirà in marzo. Speriamo di poter dire, tra qualche mese, di essere di fronte a uno dei dischi hip-hop migliori dell’anno.

FLUME
Skin, fuori TBA via Future Classic

Flume è un produttore australiano che probabilmente non si sarebbe mai aspettato il clamoroso successo che gli è piovuto addosso dopo la pubblicazione del suo album d’esordio, quattro anni fa. Razionalmente, la sua declinazione di elettronica un po’ chillwave un po’ post-dubstep e un minimo brostep è arrivata con un tempismo impeccabile, rendendolo subito enorme. Mettiamoci inoltre le collaborazioni con Chet Faker il risucitissimo remix di You & Me dei Disclosure ed è fatta. Skin, il suo nuovo album, uscirà quest’anno. Qua un’anteprima.

INTO IT. OVER IT.
Standards, fuori l’11 marzo via Triple Crown

Evan Weiss, in arte Into It. Over It., è uno dei personaggi più rispettati e iperattivi dell’emo americano contemporaneo. Il suo nuovo e terzo album si intitolerà Standards e uscirà ad inizio marzo. Il primo singolo estratto, No EQ, ha tutto quello che un bel brano emo ha sempre avuto: una voce che un po’ si spezza e un po’ no, chitarre pulite leggermente math/jazzate alternate ad accordoni, un testo nostalgico/strappalacrime. Se sarà una formula vincente che non stanca mai o sempre la stessa storia lo sapremo dire tra qualche mese.

KANYE WEST
SWISH, fuori l’11 febbraio via G.O.O.D. Music / Def Jam

L’ha detto lui stesso: “Nessuno mi disturbi finché non ho finito il mio nuovo album”. Prima doveva chiamarsi So Help Me God, poi è diventato SWISH. Poi, il nuovo anno, e una nuova canzone – la causticissima FACTS, dissing a Nike. Nel giro di una settimana, l’annuncio del ritorno dei G.O.O.D. Fridays (cioè una nuova canzone ogni venerdì), un altro nuovo brano – la meditativa Real Friends – e l’anticipazione di una collaborazione con Kendrick Lamar. E infine l’annuncio della data: 11 febbraio. Yeezy season seems to be here, insomma, e noi restiamo in attesa di vedere come il nuovo Kanye-padre-visionario-della-moda riuscirà a riaffermare il suo status di maestà dell’hip-hop americano contemporaneo.

KULA SHAKER
K 2.0, fuori il 12 febbraio via Strange F.O.L.K.

Alla fine del prossimo mese i londinesi Kula Shaker passeranno per l’Italia per due date, all’Alcatraz di Milano e all’Orion di Roma. L’occasione è l’imminente uscita di K 2.0, prima pubblicazione della psych rock band dal 2010 e secondo volume del suo celebre esordio del 1996. La carriera ventennale dei Kula Shaker non è stata particolarmente prolifica, a causa delle varie pause e dello scioglimento durato dal 1999 al 2005; ma questo ritorno non può che farci ben sperare. Qui trovate tutti i dettagli di K 2.0 ed il primo estratto Infinite Sun.

M. WARD
More Rain, fuori il 4 marzo via Merge

L’alt-country, alt-folk, indie folk – come volete chiamarlo – è un genere senza tempo, ed è una delle sue più grandi qualità. Per dire, un album di Songs: Ohia suonava bene nei 90s e suonerà bene tra vent’anni. Ed è appunto da quasi vent’anni che M. Ward porta in giro la sua musica senza mai deludere (Dio, magari di She & Him facevamo anche a meno, ma è sempre un side-project). More Rain sarà il suo nuovo album, e abbiamo già potuto ascoltarne un’anteprima.

MGMT
Titolo e data d’uscita TBA

I giorni in cui gli MGMT erano materiale da classifica sono lontanissimi: Ben Goldwasser and Andrew VanWyngarden hanno infatti fatto di tutto, tra Congratulations e il loro album autointitolato, per allontanarsi da qualsiasi nozione di commerciabilità del loro adorabilmente maldestro psych-rock – a tratti, facendola un po’ fuori dal vaso. Siamo quindi curiosi di vedere se sul loro quarto album, confermato per il 2016 da un tweet, continueranno a testa bassa con gli sperimentalismi o ricominceranno a prestare orecchio al concetto di “singolo”.

MODERAT
III, fuori il 1 aprile via Monkeytown

Il trio Sascha Ring/Apparat + Gernort Bronsert e Sebastian Szary/Modeselektor, insieme Moderat, è una delle collaborazioni più riuscite e di successo dell’elettronica mondiale tutta. Il loro terzo album, intitolato semplicemente III, uscirà il prossimo aprile, e la band ha già confermato un tour mondiale che toccherà anche l’Italia per due date. Per ora, niente anteprime.

MOGWAI
Atomic, fuori il 1 aprile via Rock Action

Un membro in meno, ma un album in più: inizia così il 2016 degli scozzesi Mogwai. Il loro nuovo album Atomic è infatti nato originariamente come colonna sonora per Storyville: Atomic – Living in Dread and Promise, un documentario diretto da Mark Cousins per il settantesimo anniversario dei bombardamenti ad Hiroshima e Nagasaki. I quattro hanno poi ripreso i pezzi in mano e li hanno fatti diventare il seguito di Rave Tapes. Il primo singolo, U-235, è portato avanti da un’affascinante giro di tastiera e poche, semplici note di chitarra.

NADA SURF
You Know Who You Are, fuori il 4 marzo via City Slang

A giugno del 1996 l’Elektra Records dava alle stampe High/Low, album d’esordio dei Nada Surf. Vent’anni più tardi la band newyorchese torna con il decimo capitolo della sua discografia: You Know Who You Are. Insieme all’annuncio del disco, è stato anche condiviso un singolo intitolato Believe You’re Mine, che potete ascoltare qui. Il 24 aprile porteranno i loro nuovi brani anche in Italia, per un’unica data a Milano.

THE BODY
No One Deserves Happiness, fuori il 18 marzo via Thrill Jockey

I The Body sono una delle creature più marce dell’underground americano, a giostrarsi tra post-punk, sperimentalismi e sludge e già collaboratori di produttori occulti come The Haxan Cloak e band black metal come i Thou. Il loro nuovo album, No One Deserves Happiness, ha una copertina rosa ed è un’auto-dichiarata loro malata concezione del pop contemporaneo. Siamo estremamente curiosi di vedere che cosa ne salterà fuori.

THE LAST SHADOW PUPPETS
Titolo TBA, fuori in primavera via Domino

Alex Turner degli Arctic Monkeys e Miles Kane hanno già annunciato ufficialmente il loro ritorno assieme come The Last Shadow Puppets per il 2016. L’ultima volta che li avevamo incrociati, sei anni fa, erano poco più che due promettenti regazzini sbarbati. Ora, Turner è diventato una rockstar e Kane no. Mentre per il primo questo nuovo LP sarà un divertente diversivo dalle lavorazioni al seguito di AM, sarà interessante vedere che cosa questa rinnovata collaborazione porterà al secondo. Intanto, c’è la foto qua sopra. E qua il video del primo singolo, Bad Habits.

TWO DOOR CINEMA CLUB
Titolo e data d’uscita TBA

Il terzo album sarà, per gli inglesi Two Door Cinema Club, un momento importante. Il loro esordio, Tourist History, parlava benissimo a un certo tipo di utenza e raccontava benissimo una certa declinazione danzereccia post-Bloc Party dell’indie d’oltremanica dei primi anni duemila. Beacon, il loro secondo album, per quanto qualitativamente impeccabile non ha fatto vibrare le stesse corde del loro debutto. Il 1 gennaio la band ha scritto su Facebook di non vedere l’ora di condividere nuova musica e nuove date dal vivo con i propri fan. Li aspettiamo al varco.

UNDERWORLD
Barbara Barbara, we face a shining future, fuori il 18 marzo via Caroline

Leggende dell’elettronica inglese arrivano al nono album in trent’anni di carriera, sei anni dopo il loro ultimo LP – Barking, uscito nel 2010. Gli Underworld hanno lasciato un marchio nel tessuto sonoro del Regno Unito, e se riusciranno ad ampliarlo con il loro nuovo album Barbara Barbara, we face a shining future lo sapremo solo a metà marzo.

VIOLENT FEMMES
We Can Do Anything, fuori il 5 marzo via PIAS

Il 2016 sarà anche l’anno del ritorno in attività dei Violent Femmes, che con il loro nuovo e non album We Can Do Anything daranno finalmente un seguito, 16 anni dopo, a Freak Magnet, uscito nel 2000. Solo, al posto delle prese male giovanili ora c’è una sorta di distacco ironico da mezza età. Il primo estratto si chiama Memory ed è in esclusiva su NPR.

WOODS
City Sun Eater in the River of Light, fuori l’8 aprile via Woodsist

Con un titolo come City Sun Eater in the River of Light e una copertina che ritrae un bel teschio disegnato a mano, che cosa possiamo aspettarci dai Woods – che con lo scorso With Light and With Love hanno dimostrato di essere uno dei nomi più interessanti del lo-fi mondiale? Bé, cosa se non un bell’album dalle influenze psych/desertiche? Il primo singolo, Sun City Creeps, sembra andare in questa direzione. Siamo molto interessati a vedere dove andranno a parare sulla lunga distanza.

YEASAYER
Amen & Goodbye, fuori il 1 aprile via Mute

Il ritorno degli art-rockers americani Yeasayer è arrivato piuttosto tradizionale, senza troppo clamore: qualche teaser e l’annuncio del loro quarto album, Amen & Goodbye, assieme al video del primo singolo I Am Chemistry. Forse è anche naturale, dato che il loro penultimo LP, Fragrant World, aveva un po’ deluso le aspettative rispetto al promettentissimo Odd Blood, uscito nel 2010. Dopo quattro anni fuori dai riflettori, però, ci aspettiamo un prodotto ben pensato e, si spera, piacevole.

YUCK
Stranger Things, fuori il 26 Febbraio

L’uscita del frontman Daniel Blumberg dagli Yuck dopo quella bomba che fu il loro esordio auto-intitolato uscito nel 2011 aveva rischiato di mettere prematuramente la parola “fine” sull’esperienza della band inglese, ma il chitarrista Max Bloom è stato pronto a prendere le redini della cosa immediatamente – fino a Glow & Behold (2013), il loro secondo album, che riascoltato a distanza di tre anni non sembra poi così male come era sembrato allora. Intanto il loro terzo album, Stranger Things, è stato annunciato per febbraio. I primi due singoli sono già disponibili in streaming.

DI QUESTI NON SIAMO DEL TUTTO SICURI MA SPERIAMO BENE

CAR SEAT HEADREST
Teens of Denial, fuori TBA via Matador

Will Toledo, in arte Car Seat Headrest, è un personaggio particolare. Ne abbiamo parlato sul numero di gennaio, in edicola ora. La sua capacità di scrittura è estremamente affinata, e un album come il suo Twin Fantasy (gratuito, scaricamento consigliatissimo) è uno dei concept album più ambiziosamente riusciti degli ultimi anni.  La sua è una post-adolescenza lo-fi ipercreativa, sfociata in una lunghissima lista di album autoprodotti e pubblicati su Bandcamp e un contratto con Matador, che ha pubblicato l’anno scorso una raccolta di suoi pezzi ri-registrati con il titolo Teens of Style. Teens of Denial è il suo nuovo album, già scritto e tutto. Solo, non sappiamo se arriverà già quest’anno o se dovremo aspettare di più.

DRAKE
Views From the 6

Ah, Drake – un po’ come è successo a Rihanna, anche tu sei stato subissato di articoli-speculazione su Views from the 6, che ci dici da mesi e mesi essere il tuo nuovo album. Nel frattempo hai pubblicato quello che doveva essere un tape ma è stato un clamoroso successo di critica e pubblico, ti sei incastonato nell’immaginario collettivo americano tra Hotline Bling, la tua relazione con Serena Williams e mille altre cose, hai distrutto Meek Mill dimostrando di accettare e sfruttare il tuo stesso processo di memeificazione, hai lanciato e supportato rapper in mezzo mondo e hai pure fatto un bell’LP con Future. Avrebbe senso che tu pubblicassi ‘sto benedetto album nel 2016, essendoci il 6 pure nel titolo. Ma ti vogliamo bene comunque.

FRANK OCEAN

Il più grande tormentone del 2015 tra le potenziali nuove uscite, insieme a SWISH di Kanye West (la cui data di uscita è stata recentemente annunciata), è stato sicuramente il nuovo album di Frank Ocean. A differenza di Yeezy, l’ex membro di Odd Future non ha però ceduto alle pressioni dei suoi fan, tant’è che del seguito di Channel Orange ancora non c’è nessuna traccia. L’ultima volta che ne abbiamo sentito parlare è stato in aprile, quando Christopher Breaux aveva annunciato su Twitter la pubblicazione di una rivista chiamata Boys Don’t Cry e l’arrivo di un “ALBUM3” a luglio. Tutti sanno che a luglio non è stata svelata neanche una singola nota, e i fan del cantante stanno iniziando a perdere la pazienza.

GORILLAZ

Sono passati cinque anni dall’uscita di The Fall, quarto ed ultimo disco dei Gorillaz; e se lo scorso anno ha visto riunirsi i Blur, ci sono tutte i presupposti perché il 2016 sia la volta dell’altro progetto di Damon Albarn. Le prime speculazioni sono partite un anno fa, quando Jamie Hewllet si sarebbe fatto lasciato scappare lo scoop rispondendo ad un fan; lo scorso luglio è stato invece lo stesso Albarn a confermare: “Inizierò a settembre le registrazioni del nuovo disco dei Gorillaz”, ha dichiarato l’artista ad ABC 7.30. Speriamo che sia la volta buona per rivedere in giro 2D, Murdoc, Russel e Noodle.

JAMES BLAKE
Radio Silence

Radio Silence. Il titolo del successore di Overgrown lo sappiamo, dal 13 gennaio 2015, quando James Blake lo pronunciò durante l’ultima puntata del programma che teneva a BBC Radio 1. Quell’estate, poi, arrivò Radio Silence la canzone, suonata dal vivo durante il suo tour mondiale. Per ora non ci è dato sapere nulla di più, ma essendo l’album in preparazione da diverso tempo questo potrebbe essere l’anno buono.

M83

Sono passati quattro anni da Hurry Up, We’re Dreaming, album della consacrazione degli M83 di Anthony Gonzalez come qualcosa-di-più-che-qualcosa-di-indie, soprattutto grazie al successo clamoroso del singolo Midnight City. Le uniche conferme riguardo al suo nuovo LP sono in un comunicato stampa allegato alle ristampe di Saturdays = Youth e Digital Shades: “[Anthony] sta lavorando a nuovo materiale, che verrà pubblicato nel 2016.

NINE INCH NAILS

“New NIN coming in 2016. Other stuff, too”: con questo breve tweet Trent Reznor ha acceso le speranze dei suoi fan per il seguito di Hesitation Marks. Negli ultimi mesi il frontman dei Nine Inch Nails è stato occupato con il lancio di Apple Music, e non sappiamo bene quale sarà la formazione ufficiale della sua band per il prossimo disco; ma il libro recentemente pubblicato insieme a Russell Mills non può che far pensare ad un riavvicinamento dell’artista statunitense al suo progetto più longevo.

PJ HARVEY

Dal 2011 a questa parte tutto ciò che Polly Jean Harvey ha pubblicato è un libro di poesie, realizzato insieme al fotografo Seamus Murphy. Poche settimane fa, però, PJ ha condiviso su Twitter un teaser del suo nono disco, che uscirà in primavera. Tutto ciò che conosciamo dell’album sono i pochi secondi di musica che sentiamo nel video e il fatto che sia stato registrato alla Somerset House di Londra in occasione di un’installazione artistica.

RADIOHEAD

Cose che sappiamo, al momento: 1) I Radiohead sono in studio, assieme. 2) I Radiohead hanno fondato un’azienda, e le due volte che ne hanno fondata una in passato è stato per gestire la pubblicazione a sorpresa di In Rainbows e The King of Limbs. Pensiamo sia abbastanza per sperare che il 2016 sia quindi l’anno buono per ascoltare il nuovo album di Yorke, Greenwood e soci.

RUN THE JEWELS
RTJ3

El-P e Killer Mike, insieme Run the Jewels, non si sono fermati un attimo dalla pubblicazione del loro esordio autointitolato, uscito a giugno 2013. Il seguito, RTJ2, è stato uno degli album rap più apprezzati del 2014 (ed è anche arrivato in versione felina). Ora, El-P ha postato una breve video-anteprima di RTJ3 su Instagram, e Mike si è nel frattempo sviluppato come figura pubblica, parlando nelle scuole americane di problematiche come la segregazione razziale, la povertà, le violenze della polizia e l’uso delle armi. In un’intervista con Stephen Colbert, Mike ha confermato che i due sono al lavoro sul loro terzo album.

SKEPTA
Konnichiwa

Skepta ha dato un nome al suo nuovo album già da diverso tempo: Konnichiwa. Solo, tra la qualità dei singoli che ha pubblicato nel frattempo (It Ain’t Safe e Shutdown, su tutti) e la generale potenza che la sua figura ha iniziato ad avere a livello mondiale dopo gli endorsement di Kanye West e Drake, non ci sembra affatto passato così tanto tempo dal suo ultimo LP, Doin’ It Again. Che però risale al 2011. Skepta ha il grime londinese sulle spalle, e non sembra avere intenzione di lasciarlo andare. La speranza è che Konnichiwa possa essere un momento di celebrazione definitivo, un passaggio generazionale della torcia del rap UK a nomi come Stormzy e Novelist.

SPIRITUALIZED

Nel 2015, Jason Pierce degli Spiritualized è stato per un bel po’ di tempo in studio assieme a un produttore da poco – Youth dei Killing Joke – a scrivere un nuovo album. La notizia è arrivata praticamente un anno fa direttamente dalla pagina ufficiale del gruppo. Ora, questo è tutto quello che sappiamo del successore dell’ottimo Sweet Heart Sweet Light, uscito nel 2012. I tempi ci sembrano però giusti perché i risultati di quelle sessioni di registrazione vengano condivisi con il mondo. No, Jason? Suvvia.

THE STROKES

Essere un fan degli Strokes che vive nell’attesa di nuovo materiale non è un compito facile: solo qualche mese fa, stando alle parole di Albert Hammond Jr., sembrava che un ritorno della band newyorchese fosse un’utopia; a settembre, durante un’esibizione dal vivo, Julian Casablancas si è invece lasciato scappare di essere in studio con la sua band. Tutti – o quasi – i dubbi dei fan sono però stati risolti con una foto della formazione al completo, pubblicata su Instagram da Victoria Morales-Kühne, proprietaria di uno studio di registrazione in Messico.

THE WRENS

Il seguito di The Meadowlands dei Wrens, uscito nel 2003, è una sorta di Chinese Democracy dell’indie americano anni 90. Vi abbiamo tenuto aggiornati sugli sviluppi delle registrazioni dell’LP, ma a questo giro sembra che il tutto sia vero: l’ha annunciato persino la band stessa con un lungo e divertente post sul suo sito ufficiale. C’è un contratto, e c’è anche una sorta di anteprima. Sinceramente, non vediamo l’ora di vedere se a 13 anni di distanza la band sarà riuscita a mantenere la stessa incredibile miscela di pathos, tiro e qualità strumentale.

THE XX

Segnali positivi riguardo al ritorno degli xx nel 2016: un post su Facebook con scritto che i tre sono al lavoro sul loro terzo album e non vedono l’ora di farcelo sentire; dichiarazioni di Jamie xx; foto in studio. Se non possiamo dire con certezza che il successore di Coexist, uscito nel 2012, arriverà quest’anno almeno abbiamo motivo di poterci sperare seriamente.

WILLIAM BASINSKI
A Shadow in Time

A sorpresa, senza annunci ufficiali, il compositore/disintegratore americano William Basinski ha annunciato quello che diventerà, a logica, il suo nuovo album. Si intitola A Shadow in Time e verrà presentato dal vivo a Londra a febbraio, alla Union Chapel. Al momento non ci sono dettagli sul contenuto né piani per la sua pubblicazione in formato fisico, ma a logica non ci sarà da aspettare troppo. Magari, neanche la fine del 2016.

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