Dieci video, una settimana, la nostra selezione.
Dal 18 al 24 febbraio 2019
Stephen Malkmus – Rushing the Acid Frat
“Immaginavo”, dice Stephen Malkmus a proposito dell’ispirazione alla base del brano, una confraternita della University of Virginia, “una confraternita dove si prendono acidi per tutto il giorno. Questo è come suonerebbe Louie Louie per questi ragazzi, se avessero un bad trip o qualcosa del genere”.
Vampire Weekend – Harmony Hall
In attesa dei prossimi due brani – secondo i piani, ne usciranno due al mese prima dell’uscita del nuovo album dei Vampire Weekend, Father Of The Bride – ecco il video di Harmony Hall.Colorato come la canzone, vanta featuring di Jonah Hill, Ariel Rechtshaid, Blood Orange, Danielle Haim e un serpente.
Aldous Harding – The Barrel
Nel video del primo brano estratto dal secondo album della cantautrice neozelandese, Designer, in uscita ad aprile, la Harding – che ha anche co-diretto la clip con Martin Sagadin, è sola in scena in una scenografia ultraminimalista e in strani panni fra il puritano e il glam.
U.S. Girls – Time
L’ultimo video tratto dall’acclamato In A Poem Unlimited è diretto da Alex Kingswell e “porta gli spettatori fuori dalla folla e a lato del palco con riprese voyeristiche del concerto sold-out al Sappy Fest della band di 9 membri”.
Giorgio Poi – Stella
Secondo singolo estratto dal prossimo album del cantautore romano, Smog: dopo Vinavil e il suo video “televisivo”, tocca a Stella, e a un video, diretto da Danilo Bubani, ancora nostalgico, ma dai tratti più cinematografici e anni 70, surreali e vagamente horror.
Hayden Thorpe – Diviner
Hayden Thorpe debutta senza i Wild Beasts con questo brano che è “la prima canzone e la bacchetta divina per quello che succederà dopo. Ci sono, se li sappiamo aspettare, rari giorni di allineamento. Diviner è stata scritta in uno di questi giorni, il mio compleanno. Le tende erano aperte per un po’, sono entrato. Dire che sono felice di vedere la luce del giorno significa minimizzare”.
Cass McCombs – Sleeping Volcanoes
“Sleeping Volcanoes”, spiega l’artista, “parla di persone che si passano accanto sul marciapiede inconsapevoli della volatilità emotiva che attraversano, come un vulcano addormentato che può eruttare da un momento all’altro”.
Helado Negro – Running
“Running è una poesia. Dentro, ci ho seppellito sentimenti e storie personali. Molto di lei è solo per me e qualcosa è per te. La canzone comincia con un memo che ho registrato durante un viaggio a Città del Messico nel 2016. Stavo aspettando fuori da un ristorante per cenare, e mi sentivo strano e ansioso, così ho deciso di stare fermo e ascoltare tutto intorno a me e ho finito per cantare una melodia al telefono”.
Pearl Lion – Himalaya
“La canzone era finita ma senza titolo. Aveva bisogno di un nome. È successo che mi trovavo nella Kangra Valley, vicino a Dharamsala (dove vive il Dalai Lama) sulle colline dell’Himalaya. Una mattina, sono uscito sul portico e guardavo questa bellissima vista dell’Himalaya. In quel momento ho capito che la canzone si sarebbe intitolata Himalaya”.
Giggs – 187
Nel nuovo apocalittico video tratto da Big Bad, l’album di Gigg appena uscito, diretto da Myles Whittingham, l’ingigantito rapper inglese distrugge Londra come un novello Godzilla, e poi si va a fare un giro con la fidanzata e una rappata con la crew. Tutto normale.