LB/R La Bellezza Riunita è il titolo della raccolta che sarà pubblicata da Industrie Discografiche Lacerba – il 2 marzo in doppio vinile a tiratura limitata, il 16 in CD e digitale – e che vede numerosi artisti alle prese con brani scelti dagli “album bianchi“, i cinque dischi frutto della collaborazione fra Lucio Battisti e Pasquale Panella, usciti tra il 1986 e il 1994. Il titolo – che fa riferimento ad una delle canzoni di Hegel, l’ultimo album di Battisti – evidenzia sia il lavoro collettivo dei numerosi artisti che hanno contribuito al progetto – da Rachele Bastreghi a Federico Fiumani, da Cristalli Liquidi (Bottin) a Spartiti (Max Collini + Jukka Reverberi) – sia la loro ammirazione per questo materiale.
Ecco cosa dicono alcuni degli artisti coinvolti a proposito dei brani interpretati:
Jukka Reverberi su Ecco i Negozi
Da piccolo ricordo che ascoltavamo Battisti in macchina. Mai un disco intero, ma singoli pezzi piazzati nelle compilation su cassetta che i miei genitori si facevano fare dal negozio di dischi del paese. Poi io non l’ho mai più ascoltato per una ventina di anni, fino a che mi sono imbattuto in una cover de “Il Nostro Caro Angelo” per mano di Fabio Viscogliosi assieme ad Amedeo Pace dei Blonde Redhead. Da lì mi sono immerso nel mondo Battistiano, senza però affrontare l’era Panelliana. Lavorare a questa cover ha rimesso in movimento la mia curiosità. Ho scartabellato tra i vecchi dischi dei miei genitori, e contrariamente a quanto pensassi, ho trovato un disco originale di Lucio. Uno solo: “C.S.A.R.” dove al terzo posto della scaletta compare “Ecco i negozi”. Quando si dice il caso.
Federico Fiumani su Senza Titolo (Gabbianone)
Ho scelto di partecipare a questo progetto perchè me lo hanno chiesto due persone a cui sono affezionato, avendo condiviso con loro un periodo musicale importante della mia vita. Amo Battisti sia per le sue canzoni (per me lui sta al livello dei Beatles), sia per il suo carattere spigoloso e per la sua scelta di isolarsi e di fare dischi molto difficili. I testi di Panella – che a volte mi lasciano freddo nelle loro incarnazioni più cervellotiche – sono occasionalmente lirici ed emotivi. “Gabbianone” ne è un raro esempio.
Fabrizio Modonese Palumbo di Larsen su Don Giovanni
Larsen è molto lontano dal songwriting italiano, ma in fondo anche l’ultimo Battisti lo era. Abbiamo affrontato il “Don Giovanni” pensando al John Cale di “Music For A New Society” stratificando sull’originale e quindi lavorando per sottrazione mantenendo solo le nostre tracce originali e le parti vocali altrettanto destrutturate, il risultato potrebbe essere lo scheletro di un possibile “Don Giovanni” a venire, così come il fantasma di quello che fu.
Questa è la tracklist:
A1. Tema di (Senza Titolo) – Daniele Biagini
A2. Tubinga – Cristalli Liquidi
A3. Cosa Succederà Alla Ragazza – Pankow
A4. La Metro Eccetera – Riva (con Myss Keta)
A5. Le Cose Che Pensano – Rachele Bastreghi (Baustelle)
B1. Per Altri Motivi – Ernesto Tomasini e Man Parrish
B2. Don Giovanni – Larsen e Little Annie
B3. Ecco I Negozi – Spartiti (Max Collini e Jukka Reverberi) con DJ Rocca
B4. (Senza Titolo) – Federico Fiumani (Diaframma) e Daniele Biagini
B5. (ghost track)
C1. Allontanando – Backwords
C2. Dalle Prime Battute – The Love and Trust Collective
C3. Fatti un Pianto – Alexander Robotnick (con Bottin)