Rumore 312 | Gennaio 2018

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Anno nuovo, nuova guida pratica di “Rumore”. Tutte le guide hanno avuto un loro peso e incarnato una stagione del nostro giornale: da quelle sull’hardcore punk a quelle più recenti sui dischi minori, divise per decenni. Con una punta d’orgoglio affermiamo però che nessun libro aveva mai messo a sistema il tema questo mese affrontato da Giona Nazzaro e Marco Pecorari. Ossia quello delle più sconosciute colonne sonore del cinema italiano.

Ecco quindi 50 + 50 Dischi Al Di Sopra Di Ogni Sospetto. Sottotitolo: 100 Capolavori Dimenticati Dagli Archivi Segreti Della Musica Italiana. Se amate la musica o il cinema o, perché no, entrambi, di fatto troverete scorrere tra le pagine del libro allegato al nuovo numero di “Rumore” una sorta di storia parallela del nostro paese. Siamo particolarmente contenti del risultato perché anche attraverso queste operazioni editoriali – adesso, in passato, ma sempre più in futuro – “Rumore” scava nelle radici culturali del nostro paese, cercando di far emergere quanto rischierebbe di scomparire, complice l’oblio del tempo o l’amplificatore del più forte di turno.

Ma andiamo alla cover story di gennaio 2018. Che una cover story non è. O meglio, la copertina c’è, ma è grafica; ed è collettiva. Una specie di scommessa di gruppo. 18 nomi caldi scelti dalla redazione per questo (20)18. Rock, elettronica, Italia, mondo, letteratura, esordienti assoluti e cavalli di ritorno. Il nostro 18 x 18 inaugura l’anno, apre il sipario sui nomi che a nostro modo di vedere risulteranno più “rumorosi” nell’arco del nuovo anno. Chi conosce la nostra rubrica denominata “Futura” troverà in pratica dentro al giornale una versione espansa, XXL, di quelle colonne. Si va dai Superorganism a L I M, dagli Yombe a Mr. Airplane Man, dai Mamuthones a Gwenno, da Emel a Sudan Archives, da Aldo Becca a Smerz e Generic Animal. Nomi forse oggi ancora misteriosi, ma che a breve…

All’estero la band che sta più facendo parlare di sé negli ultimi tempi si chiama Starcrawler. Arrivano dagli Usa, pubblicano in queste settimane il loro album d’esordio e sono inseribili a grandi linee nel mondo per così dire nu glam di cui abbiamo già qui scritto mesi fa. Una realtà ormai gli Starcrawler, mentre assai promettenti sono i connazionali HMLTD. Diego Ballani ha preso in mano il tema e ce lo racconta. Tema che – essendo al centro dell’ultimo recente saggio di Simon Reynolds, Polvere Di Stelle – ci ha quasi obbligato a sentire l’opinione del “critico più famoso al mondo”. Elia Alovisi ha perciò fatto una lunga chiacchierata con Reynolds per inquadrare la portata storica e l’attualità del glam.

 

Alle radici dello stoner rock: ci sono andati Claudio Sorge e Mario Ruggeri, parlando dei Nebula. La formazione, costola degli americani Fu Manchu, cominciò la sua attività una ventina d’anni fa. Fra i creatori di un’idea di suono heavy e psichedelica, i Nebula di Ruben Romano ripubblicano oggi pezzi significativi della loro discografia, per rimettere ordine nella composita galassia del suono hard.

Non possono mancare la classifiche riassuntive del 2017 appena trascorso a cura dei singoli nomi della redazione, voce per voce, collaboratore per collaboratore. In modo da esser sicuri di non aver dimenticato nulla.

Scriviamo poi delle ultime uscite editoriali di Emidio Clementi, Colson Whitehead, David Hepworth e Leonard Cohen. Siamo andati a veder dal vivo i Depeche Mode a Torino e un paio di festival: Transmissions a Ravenna e Trans Musicales a Rennes, in Francia. Torniamo sulla particolare vicenda personale di Alberto Cottica, economista prestato al rock.

Il disco del mese è quello attesissimo e “riassuntivo” dell’ineffabile produttore elettronico Prurient. Recensiamo inoltre le nuove uscite di Eminem, Baths, Cosmo, Neko At Stella, Wedge, King Gizzard & The Lizard Wizard, Black Rebel Motorcycle Club, Mark Eitzel, Corrosion Of Conformity, Elius Inferno And The Magic Octagram, Calexico, Machine Head, Glen Hansard, Robert Finley, They Might Be Giants, Bianco, Maisie e tantissimi altri.

Come ogni mese, ecco una playlist in aggiornamento costante su Spotify (qui trovate tutte le altre) con alcuni dei dischi trattati, in modo da guidarvi agilmente alla lettura del nuovo numero. Verso la fine del mese la completeremo con tutti i migliori dischi recensiti.

 

“Rumore” 312, gennaio 2018, è in edicola: al prezzo, inclusa la guida allegata, di 8.50 euro. Disponibile anche la versione app, per tutte le piattaforme. Buona lettura!

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Redazione Rumore
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Rumore è da oltre 30 anni il mensile di riferimento per la cultura alternativa italiana. Musica (rock, alternative, metal, indie, elettronica, avanguardia, hip hop), soprattutto, ma anche libri, cinema, fumetti, tecnologia e arte. Per chi non si accontenta del “rumore” di sottofondo della quotidianità offerto dagli altri magazine.

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