I DIECI COMANDAMENTI DEL GIORNALISMO MUSICALE DI SUCCESSO…
e i peccati che ti fanno evitare (Ashley Kahn)
- La chiarezza è meglio della confusione, una frase esplicita è meglio di un’allusione e un testo più breve è meglio di uno più lungo. Sempre che non sia vero il contrario.
Il peccato di un eccesso di scrittura. - I fatti non richiedono mai opinioni, ma le opinioni richiedono quasi sempre fatti.
Il peccato della critica non suffragata da fatti. - Sforzati di conoscere il tuo lettore e di scrivere di conseguenza.
Il peccato di scrivere al di sopra o al di sotto del livello del lettore. - Non permettere che una marea di dettagli intralci il flusso della scrittura.
Il peccato di un eccesso di ricerca. - Non omettere informazioni necessarie nel presentare una persona, un gruppo, un luogo, uno stile o quant’altro.
Il peccato dell’inadeguatezza del primo accenno. - Sii libero di utilizzare termini musicali o espressioni idiomatiche, ma sentiti in dovere di fornirne una breve, semplice spiegazione non accademica.
Il peccato delle informazioni per adepti. - Nella musica tutto è preso in prestito o è frutto di un’influenza, nulla è puro oppure originale al cento per cento e i termini «primo», «migliore», «unico», «più» o «meno» andrebbero usati soltanto con abbondante trepidazione e mai senza essere su ragati da ricerche esaurienti. Il peccato della ricerca dell’iperbole.
- Indica sempre la fonte di tutte le informazioni fattuali e dei pensieri e delle opinioni originali, che appaiano tra virgolette o in parafrasi. Il peccato dei crediti omessi.
- Utilizza citazioni e informazioni ottenute da fonti originali e primarie e non secondarie e, laddove possibile, consulta musicisti e altre gure coinvolte nel processo di creazione della musica e storici, critici e altri scrittori per questioni storiche e sociali e relativo al contesto.
Il peccato delle fonti inadeguate. - Non scordare mai che il giornalismo musicale esiste in funzione della musica, che il suo scopo primario è migliorare la comprensione, approfondire l’apprezzamento e ampliare l’esperienza dell’espressione musicale.
Il peccato della presunzione.
Rispetta la Regola Aurea della Scrittura Musicale, per citare un altro collega, Robert Christgau:
Una buona scrittura musicale prima di tutto è buona scrittura.
Testo tratto dal libro di Ashley Kahn: Il rumore dell’anima. Scrivere di jazz, rock, blues (ll Saggiatore, 2017)