90 vittime al Bataclan di Parigi durante il concerto degli Eagles of Death Metal

Date:

Parigi sta vivendo ore di terrore a causa degli attacchi terroristici sincronizzati nella capitale francese tra il decimo e l’undicesimo distretto. Tre esplosioni (o forse più) e varie sparatorie sarebbero avvenute nei due quartieri e nei dintorni dello stadio Saint-Denis durante la partita di calcio Francia-Germania. Attualmente in totale sarebbero 40 140 i morti a causa degli attacchi. Durante il concerto della band americana Eagles of Death Metal (la foto qui sopra è riferita a poco prima dell’attentato), presso il noto club parigino Bataclan (capienza tra le 1500 e le 2000 persone), sarebbero stati sparati circa 50 colpi di arma da fuoco. Secondo Consequence of Sound e numerosi altri giornali, sarebbero attualmente 100 gli ostaggi e una quindicina sessantina le vittime. Si attendono ulteriori aggiornamenti.

UPDATE
22,30 – Stando al bilancio fatto da Le Figaro, le vittime sarebbero almeno 82.
00,20 – Almeno 30 persone erano riuscite a fuggire liberate dalla polizia dopo essere stati presi in ostaggio nella sala concerti Bataclan. Lo riporta un giornalista di France 2 su Twitter. Al momento non è possibile verificare la veridicità della notizia (via La Stampa)
00,15 – Si parla di 60 morti.

Aggiornamenti dai social network

Una testimonianza di uno spettatore tramite i suoi post su Facebook

parigi_testimone

 

Gli Eagles of Death Metal e la band di supporto, i Red Lemons, sarebbero in salvo secondo le dichiarazioni di questi ultimi su un loro profilo Facebook.

red_lemons_

 

Arrivano anche le dichiarazioni degli Eagles of Death Metal

eagles_parigi

Tra gli ostaggi che sono stati uccisi al Bataclan sono da citare Guillame B. Decherf, giornalista della rivista musicale Les Inrocks; Nick Alexander, addetto alla vendita di merchandising degli EODM e di altre band; Thomas Ayad, international product manager della Mercury Records, e due suoi colleghi di cui purtroppo sappiamo solo i nomi di battesimo: Marie e Manu.

Guillame B. Decherf, quarantatreenne, lavorava a Les Inrocks dal 2008 e aveva parlato di Zipper Down e del concerto del Bataclan nel numero di ottobre della rivista. Ha coordinato un numero speciale dedicato alla musica metal nel 2012 e domenica avrebbe dovuto seguire la data dei Motörhead allo Zénith. Qui potete leggere la sua recensione del disco degli Eagles of Death Metal del 23 ottobre.

Nick Alexander, britannico di trentasei anni, aveva lavorato come merchandising manager anche per Panic! At The Disco, Sum 41, Underoath, Forever The Sickest Kids e altri. La famiglia ha annunciato la sua scomparsa con queste parole:

Nick non era solo nostro fratello, figlio e zio, era il migliore amico di tutti – generoso, divertente e leale. Nick è morto facendo il lavoro che amava e proviamo un grande conforto sapendo quanto fosse apprezzato dai suoi amici in giro per il mondo.

A dare la notizia della scomparsa dei tre impiegati della Mercury Records è stato Pascal Nègre, presidente della Universal Music France (etichetta proprietaria della Mercury), con questo post:

#PrayForParis ❤️

Posted by Universal Music Italia on Sabato 14 novembre 2015

Redazione Rumore
Redazione Rumorehttps://rumoremag.com
Rumore è da oltre 30 anni il mensile di riferimento per la cultura alternativa italiana. Musica (rock, alternative, metal, indie, elettronica, avanguardia, hip hop), soprattutto, ma anche libri, cinema, fumetti, tecnologia e arte. Per chi non si accontenta del “rumore” di sottofondo della quotidianità offerto dagli altri magazine.

PIÙ LETTI

More like this
Related

La vita in negativo nel video HK dei Plastic Palms, in anteprima

HK è il nuovo video dei Plastic Palms in attesa del nuovo EP, Flip Haus

Dentro il videogioco dei Couchgagzzz, nel video di Digimon, in anteprima

Digimon è il nuovo video della band CouchgagzzzDigimon è...

Rewilding è il nuovo singolo di Thurston Moore, pubblicato in occasione dell’Earth Day

Rewilding è il terzo singolo che anticipa l'uscita del nuovo album solista di Thurston Moore, di cui non si conoscono ancora i dettagli

La cantante degli Sprints, Karla Chubb, è stata molestata durante il concerto della band

Karla Chubb, la frontwoman della band irlandese Sprints è stata molestata da qualcuno del pubblico due volte durante due diversi live del gruppo