Il numero di ottobre 2015 di “Rumore” prende le mosse dall’uscita discografica di area dance forse più attesa, a livello mondiale, di tutto il 2015: Caracal, il ritorno dei londinesi Disclosure. A un paio di anni dal titolatissimo disco d’esordio ritorna la coppia di “fratelli del beat” (nonché fratelli all’anagrafe: Guy + Howard Lawrence). Che questa volta sono seriamente intenzionati ad affermarsi sin da subito e non tramite il tam tam, come accaduto nel 2013. Specialisti come nessun altro in giro nella gestione del rapporto tra beat e canzone, i due hanno questa volta convocato alla voce, tra i tanti, ospiti come Miguel, Lorde, Kwabs, The Weeknd e l’amico di vecchia data Sam Smith. Li abbiamo incontrati per una chiacchierata nella loro città, decidendo di usare la loro immagine come cover-story di ottobre.
Il numero di “Rumore” in questione è pieno di speciali di approfondimento. A cominciare da quello dedicato alla Svezia di ieri e di oggi. Claudio Sorge e Mario Ruggeri si sono soffermati sull’incredibile proliferazione di band hard nella Scandinavia degli ultimi anni. In particolare si sono concentrati su due band, intervistandole. I Graveyard e gli Skraeckoedlan, entrambi freschi di album e tour imminenti.
Un altro speciale “collettivo” è quello che coinvolge una serie di musiciste di area sperimentale. L’abbiamo chiamato “Le ragazze dell’apocalisse”, traducendo in pratica paro paro il titolo dell’ultimo album di Jenny Hval. Assieme a lei compaiono qui l’inarrestabile e misteriosissima Myrkur e il progetto denominato Circuit Des Yeux.
Abbiamo poi fatto una lunga chiacchierata con John Grant: quello che molti definirebbero un artista di culto. Dapprima con una band misconosciuta chiamata The Czars, e in seguito da solo. La sua carriera solista arriva adesso al terzo capitolo. Disco particolarmente atteso, quello di Grant, vista la vicenda perdonale del su autore e i testi dei suoi dischi.
Da uno statunitense (emigrato) a degli altri: i Deafheaven, la band post-heavy che due anni fa fece gridare al miracolo con l’ormai celeberrimo “album rosa”. Dopo aver allargato la formazione e aver preso coscienza dei propri mezzi, i Deafheaven tornano questo mese confermando la fama di Joy Division del dopo metal.
Infine, l’ultimo americano del lotto fra gli intervistati si chiama Kurt Vile: il lungo crinito songwriter rock della Pennsylvania – che mette d’accordo un po’ tutti tra gli appassionati di rock e dintorni – si è confessato a Emanuele Sacchi durante il suo passaggio a Milano, per parlare del suo nuovo album pubblicato nelle passate settimane.
Lo speciale “Retropolis” è dedicato a una musica oscura che si è fatta largo con prepotenza fra quelle sperimentali negli ultimi anni: la cosiddetta hauntology, di cui tanto ha dissertato anche il critico dei critici, Simon Reynolds. Alfieri di questo movimento sono i tipi inglesi della Ghost Box, intervistati in lungo e in largo da Alessandro Besselva Averame, per capire cosa c’è dietro la loro etichetta e idea di suono futuribile quanto radicata nel passato.
E ancora: interviste ai promettentissimi Alucarda e all’ineffabile genio da esportazione Marco Brosolo. Parliamo di dischi con Cesare Malfatti, grande musicista e produttore ieri con i La Crus e oggi per conto suo. Pubblichiamo un report live dell’unica data italiana dello strambo progetto chiamato Run The Jewels.
Analizziamo poi come al solito moltissime nuove uscite discografiche, fra cui spiccano l’eccellente secondo album degli statunitensi indie-garage Protomartyr, nostro disco del mese.
Oltre alle nuove uscite di Joanna Newsom, Chris Cornell, Clutch, Deerhunter, Fine Before You Came, Dungen, Caso, Il Teatro Degli Orrori, Iron Maiden, Slayer, New Order e tantissimi altri.
Senza infine dimenticare i Nine Inch Nails, il cui The Downward Spiral è rimasto impigliato nella rete della nostra controversa rubrica “Disco Ring”.
“Rumore” 285, ottobre 2015, è in edicola al prezzo di 6 euro. Disponibile anche la versione app da scaricare. Buona lettura!
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