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Berlino: 5 anni di artefatti (stroboscopici) ed un party al Berghain

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di Ercole Gentile

Cinque anni sono un traguardo significativo per un’etichetta, soprattutto di questi tempi in cui le vendite dei supporti fisici sono ridotte all’osso.

Quando però riesci a crearti una credibilità e a gestire il lavoro con coerenza e stile i risultati arrivano, ed è così che la Stroboscopic Artefacts, creata appunto un lustro fa dall’italiano Luca Mortellaro (aka Lucy), sta crescendo di anno in anno, ritagliandosi sempre più spazio nel panorama techno mondiale.

La label – che fino ad oggi oltre ai lavori dello stesso Lucy ha prodotto artisti come Dadub, Kangding Ray, Lakker, Rrose, Eamoc, Perc, Tommy Four Seven ed altri ancora – è stata fondata dal palermitano Luca in quel di Berlino ed è qui che ha voluto festeggiare questa importante ricorrenza.

Una serata, quella tenutasi lo scorso sabato 20 settembre, che ha portato il treno nero targato SA a deragliare nel tempio del Berghain, con Lucy alla guida ed a bordo ‘passeggeri’ d’eccezione come gli italiani Chevel e Dadub, l’americano Rrose, gli irlandesi Lakker, l’argentino Pfirter e Xhin da Singapore. 20 ore di musica: dalla mezzanotte del sabato fino alle 20 della domenica. Una maratona vera e propria, che ha visto risaltare su tutti Rrose col suo look da trans-gender e tre ore di set all’insegna di techno ed avant-garde; i Dadub (l’unico live della serata) che per un’ora hanno piallato qualsiasi segno di vita presente in sala dando una dimostrazione di potenza, ma forse anche di una leggera mancanza di fantasia; i Lakker con un set potente, ma allo stesso tempo equilibrato; ed infine il boss di SA: Lucy ha infilato quattro ore esoteriche, con suoni minimali provenienti da mondi paralleli e occulti ed una benevola cassa a far da motore. Semplicemente perfetto.

Per guadagnarsi in soli 5 anni una credibilità così alta serve qualità e lavoro e la serata in questione (che ha avuto una preview anche ai Corsica Studios di Londra la sera precedente con Lucy, Perc e Rrose) ha confermato che in casa Stroboscopic hanno tutto ciò che serve per crescere ancora, così come lo dimostra la prima release per i 5 anni che uscirà il 29 settembre. “Five years of artefacts chapter one” che abbiamo avuto l’onore di ascoltare in anteprima (potete assaggiarla su www.stroboscopicartefacts.com). Quattro pezzi: la scurissima Drowned by sight di Rrose, un inquietante Perc con Tri City, Pfirter con la lisergica Atman ed i Lakker con la profonda e spezzata Pier.

In attesa dei prossimi capitoli, non si può che apprezzare. Gut gemacht!