a cura di Luca Doldi
In questa puntata fa la sua comparsa il primo grande festival, tocca al Rock in Idro aprire le danze, seguito subito dal Beaches Brew di Ravenna, del quale parleremo la prossima volta. Quest’anno vedremo che i grandi festival non sono più solo un affare del Nord Italia, anche al sud si sono definitivamente affermati alcuni appuntamenti importanti come L’Ypsig in Sicilia e ne nascono di nuovi, come il Siren Fest di Vasto. Chissà, forse fra qualche anno dal nord dovremo emigrare a sud per vedere un grande festival.
PONTIAK
19/5 Savona, Raindogshouse – 22/5 Erba (CO) Centrale Rock Pub – 23/5 Sassari, Ex-Q – 24/5 Cagliari, Fabrik
I Pontiak a quanto pare ci hanno preso gusto, e a distanza di poco più di un mese dal loro ultimo passaggio in italia tornano per farsi un giro anche in Sardegna.
ALOA INPUT
20/5 Vittorio Veneto (TV), Bianconiglio – 21/5 Padova, Ex Macello
Gli Aloa Input sono un trio tedesco con una personalità musicale molto particolare. Mischiano vari elementi e vari generi stando sempre su una loro linea ben marcata che li attraversa diagonalmente. Armonizzazioni vocali al limite della dissonanza, elettronica eterea utilizzata in modo da arricchire al massimo i pezzi senza però diventarne la spina dorsale, chitarra costantemente carica di delay. Il risultato è un pop esotico e imprevedibile che a tratti si avvicina alla psichedelia. Senza trascurare il fatto che dal vivo sanno essere perfetti
SIR RICHARD BISHOP + DELANEY DAVIDSON
venerdì 23/5, Milano – COX 18
Questa è quello che si dice una data molto interessante alla quale vale la pena assistere ripieni di curiosità. Sir Richard Bishop è un chitarrista che utilizza la chitarra per esplorare suoni esotici ed etnici. Con la sola chitarra, dal vivo riesce a creare una narrazione che porta il pubblico in giro per gli scenari che di volta in volta costruisce con i suoi arpeggi (lo trovate anche il 21 a Torino e il 22 a Pescara). Delaney Davidson è uno di quei cantautori che sembrano cresciuti a pane, carta vetrata e blues. La sua musica da sempre l’idea di essere stata scritta in un vicolo sporco e pericoloso, anche quando i suoi diventano più puliti come nel suo ultimo video, presentato in esclusiva qui sul sito di Rumore. Non perdeteli.
TOUCHÉ AMORÉ
23/5 Cesena, Vidia – 24/5 Assago (MI) Live Forum
Se si parla di hardcore nel 2014, diventa imprescindibile parlare anche di loro, perché attualmente esistono pochissime band che riescono ad esprimersi con questa intensità. I Touché Amoré dal vivo sono un’esperienza da far scoppiare il cuore, una band che sul palco riesce a esprimere una dedizione totale per il suo pubblico e per la sua musica. Non perdeteli.
SPRING ATTITUDE 2014 con
FOUR TET + JON HOPKINS + GOLD PANDA + TOTALLY ENORMOUS EXTINCT DINOSAURS + COM TRUISE + GEORGE FITZGERALD + GIRAFFAGE + OM UNIT + TRUST + DEBRUIT + SAINT PEPSI + CATCHING FLIES + DO GUDONG
23-24 maggio, Roma
Basta leggere i nomi per capire la portata di questo festival. Quasi tutto il meglio dell’elettronica mondiale passa dallo Spring Attitude. Qui tutte le info, inoltre i Trust li trovate anche il 28/5 a Torino e il 29/5 a Ravenna, Gold Panda è anche a Cesena insieme a Com Truise il 22 maggio.
BLEECH
23/5 Thiene (VI), Bounty – 24/5 Treviso, Nasty Saloon – 25/5 Trento, Cafè de la Paix
Voglia di ’90? I Bleech sono quello che ci vuole per soddisfarla. Arrivano da Londra e si portano dietro una carovana di alternative rock e garage, fatto di distorsioni sporche e strutture semplici e dirette. Istinto e impatto sono le due componenti fondamentali, unite dal tocco femminile delle due sorelle O’Neill.
WOVENHAND
24/5 Mezzago (MB), Bloom – 26/5 Ravenna, Hana-Bi
La musica di Wovenhand è qualcosa di unico. Quando lo ascolti sembra di entrare in un altro mondo, i suoni arrivano da un’era lontana, dove non esiste elettricità, e l’unica luce è quella gialla e flebile del fuoco. Wovenhand si pone a metà strada fra il rock e gli inni tribali, mescolando tutto con una simbologia cristiana molto forte e suggestiva. Il suo ultimo disco Refractory Obturate è stato inoltre recensito con un 8 su Rumore di maggioAssolutamente da non perdere dal vivo.
EMA
25/5 Padova, Macello +Com Truise – 26/5 Roma, Circolo degli Artisti – 27/5 Ravenna, Hana-Bi
EMA è un personaggio particolare, con una forte personalità e uno stile che non hanno lasciato quasi nessuno indifferente, visto che in questi tre anni è stata oggetto di molte attenzioni. Arriva in Italia a poco tempo dalla pubblicazione del suo nuovo album The Future’s Void che ha confermato le buone impressioni di Past Life Martyr Sands. Se volete capire il perché di tutto questo hype avete l’occasione buona di vederla all’opera e sicuramente non rimarrete delusi.
BIG DEAL
martedì 27 maggio, Milano – Rocket
Nati come due chitarra e voce, ora i Big Deal sono band al completo. Il loro è un dream pop che nel il loro secondo disco viene sporcato con distorsioni e ristmiche più decise, portandoli verso un suono più deciso. Una band in piena metamorfosi, che però mantiene la bellezza della contrapposizione della voce maschile e femminile, loro caratteristica fin dall’inizio. Da scoprire in questa data al Rocket.
ASGEIR
mercoledì 28 maggio, Milano – Tunnel
Doveva arrivare in Italia qualche tempo fa, ma poi le date previste sono state annullate, ora Asgeir arriva per un’unica serata da cogliere al volo, e finalmente vedremo con i nostri occhi se John Grant ci ha visto giusto.
VARVARA FESTIVAL preview con
AMAURY CAMBUZAT + Supershock vs. Nosferatu + Chronobeach
31 maggio, Torino – ex cimitero San pietro in vincoli
Il Varvara Festival è un evento che si svolge da settembre a ottobre in un posto unico, un ex cimitero. Per quanto la cosa possa sembrare macabra basta vedere una foto per capire il perché è stato scelto un cimitero. Il festival prevede una serie di nomi infinita, fra cui Vatican Shadow, Samuel Kerridge, Tim Hecker, Goblin, e tantissimi altri. Per questa anteprima, tocca ad Amaury Cambuzat che suonerà pezzi degli Ulan Bator. In più ci saranno i Supershock, band che si muove sia sul fronte musicale che su quello della videoarte, che suoneranno accompagnati dalle immagini del Nosferatu di Murnau e infine i Chronobeach.
FISHBONE
29/5 Bologna, Freakout – 30/5 Mezzago (MB), Bloom
Se fra le band da vedere almeno una volta nella vita non avete ancora spuntato i Fishbone, male. La band di Los Angeles è una delle più grandi live band in circolazione da ormai trent’anni e questa è l’occasione buona per vedere il perché di questa longevità. Da vedere, sempre.
FLYING LOTUS +THUNDERCAT + CAPTAIN MURPHY
29/5 Milano, Alcatraz – 30/5 Spoleto, Piazza Duomo
Viva Club to Club e Dancity ospitano Flying Lotus e il suo alter ego Captain Murphy, per due serate imperdibili. La capacità di portare la musica in territori inesplorati di Flyin Lotus è ormai riconosciuta, e poterlo vedere dal vivo non è cosa da poco, visto che non è uno che si fa vedere molto sui palchi. A rendere ancora più speciali questi due concerti è la presenta di Thundercat, musicista (bassista) incredibile e già suo collaboratore fidato.
ROCK IN IDRO con
FATBOY SLIM +THE POGUES +IRON MAIDEN +ALTERBRIDGE +MILLENCOLIN +PENNYWISE + ALTER BRIDGE + …
30/5 31/5 1/6, Bologna, Arena Joe Strummer
Inizia il primo grande festival della stagione (anche il 2 giugno con Queens of the Stone Age, Pixies, Biffy Clyro e altri), e si parte con quattro giorni veramente carichi. A seconda dei vostri gusti musicali avrete già scelto la vostra giornata.
THE SECRET GARDEN con
FAY HALLAM TRINITY + Big Kahuna
venerdì 30 maggio, Ferrara – Spazio Grisù
The Secret Garden è una rassegna interamente dedicata alla sottocultura musicale britannica, e incomincia alla grande. Fay Hallam è un personaggio quasi mitologico della musica. Riconosciuta a livello mondiale come una delle migliori suonatrici di Hammond, ma possiede anche una gran voce, vederla dal vivo vuol dire trovarsi di fronte a più di 25 anni di storia della musica e a una carriera incredibile.
HANDMADE FESTIVAL con
MASSIMO VOLUME +DIRTY BEACHES +POW! +LA FEMME + HIS CLANCYNESS +DID +HIS BLUE ELECTRO VOICE +MY AWESOME MIXTAPE + CHOW +GREEN LIKE JULY e molti altri
domenica 1 giugno, Guastalla (RE)
I Massimo Volume li avete visti in questa rubrica varie volte e ormai non c’è più bisogno che vi dica quanto sono bravi dal vivo, anche His Clancyness è una vecchia conoscenza di Gig Life. Se non vi bastano questi due per convincervi, c’è un elenco infinito di altre band che vale veramente la pena vedere, in totale 19 band suddivise per tre palchi, cosa aspettate?
SUUNS + SAMARIS
domenica 1 giugno, Segrate (MI) – Circolo Magnolia
I Suuns stanno macinando date a raffica, nel giro di un anno è già la terza volta che tornano in Italia. Se non li avete ancora visti forse è il momento buono di capire perché la band di Montreal torna così spesso nel nostro paese (e in Europa). Fanno parte di quella schiera di band che stanno rinnovando e riportando a galla la psichedelia. La musica dei Suuns è fatta di suoni morbidi e avvolgenti, con elementi di elettronica chitarre cariche di effetti, riverberi e feedback e voce cantilentante e ipnotica. Insieme a loro ci sarà anche una novità islandese che sta facendo molto parlare: i Samaris che troverete anche il 30 a Ravenna e il 31 a Roma.
SLINT
domenica 1 giugno, Mezzago (MI) – Bloom
Gli Slint non hanno bisogno di presentazioni e vi dico solo che sono già sold out.
SKY FERREIRA
domenica 1 giugno, Milano – Magazzini Generali
Intorno a Sky Ferreira c’è un fermento che non capita spesso di vedere. Lei è arrivata all’album di debutto a fine 2013 dopo la consueta trafila di singoli, ep e video che hanno avuto moltissime visualizzazioni. Per lei si sono messi in gioco Justin Raisen e Ariel Rechtshaid, il primo è autore fra gli altri di Kiley Minogue, il secondo produttore di gente del calibro di Vampire Weekend e Major Lazer. La personalità non gli manca, la presenza nemmeno, basta vedere la copertina del suo disco e ha anche fatto un’ottima esibizione da Letterman, cosa non da tutti. Arriva per un unica data a portare il suo pop venato di rock e indie e potrebbe essere uno di quei casi in cui l’anno prima vedi il concerto in un piccolo locale e l’anno dopo è sold out al Forum. Io ve l’ho detto.