Come Microsoft ha fallito l’acquisto della Sub Pop

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Sub-Pop-logo Nel lontano 1994 la Warner Bros. pagò venti milioni di dollari per avere il 49% dell’etichetta di Seattle Sub Pop: le cose stanno ancora così oggi. A fare le negoziazioni al tempo fu Dana Giacchetto, un consulente di investimenti per le star, diventato poi famoso per le incredibili feste organizzate insieme a Leonardo DiCaprio. Giacchetto è poi stato accusato e imprigionato per frode. In un’intervista riportata su Billboard, Giacchetto guarda indietro negli anni e parla dell’accordo stipulato con la Sub Pop, che per lui rimane una delle sue più grandi conquiste.

Adesso posso rivelare che la Universal era quella che offriva di più, venticinque milioni, ma non era abbastanza creativa per la Sub Pop, e non andava bene. La Sony Music offrì cinque milioni. David Geffen otto – gli dissi che stava offrendo davvero troppo poco – e la Microsoft offrì quattro miseri milioni. Bill Gates, che al tempo si considerava il futuro dell’intrattenimento, al tempo non poteva essere più noioso di così. Avere la Sub Pop avrebbe reso Microsoft più di tendenza, e guardando indietro ora forse avrebbe davvero reso la Microsoft protagonista dell’intrattenimento. Ma non lo sono ancora, nemmeno oggi.

Qui sotto potete ascoltare Close to the Glass dei Notwist, da poco nella squadra della Sub Pop.

Redazione Rumore
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