di Francesco Bommartini
Un concerto spettacolare a Vancouver: è su questo che verte il nuovo film-evento dei (e sui) Metallica distribuito nelle sale da Lucky Red il 29 e 30 ottobre. Se l’intento era quello di donare ulteriore carisma alla band che ha caratterizzato la storia del metal, Trough the Never ci riesce. Le inquadrature durante il live, suonato su un palco incredibile con tanto di effetti di fuoco ed una scenografia che toglierà il fiato a tutti gli amanti della band, mostrano il quartetto in gran forma.
La differenza sostanziale è che alcuni eccessi, che un tempo erano considerati fighi, oggi risultano più pacchiani. I Metallica hanno 50 anni per gamba. E nonostante la loro forma fisica sia, e rimanga, invidiabile, alcune tamarrate fanno più specie ora di all’ora. La storia che si dipana durante la proiezione, con protagonista De Haan nel ruolo di un facchino, è pretestuosa. Ci sono momenti emozionanti, ma il plot è abbastanza povero e superficiale. Certo, da un film simile non ci si aspettano profondità senza fondo, ma è pur vero che non bastano rivolte e corpi penzolanti nel vuoto a fare di un film una perla.
Detto questo le immagini spettacolari non mancano, così come i rimandi alla simbologia dei The Four Horsemen (il cavallo bianco, i fulmini, il fuoco). Ma quello che colpisce davvero è la resa audio/video del concerto, veramente ottima. Hetfield & co non sbagliano un colpo. Ulrich ha come sempre una certa libertà negli incastri batteristici, Trujillo non rinuncia all’andatura gorillesca e Hammett centra i soli meglio di altre volte. I Metallica propongono una scaletta tra classici (Nothing Else Matters, Master of Puppets, Creeping Death) e qualche sorpresina (Cyanide, And Justice For All). All’uscita la sensazione di aver visto un grande spettacolo, perché di questo si tratta, si mescola con il dubbio che i Metallica stiano premendo eccessivamente su un acceleratore ormai usurato da oltre 30 anni di carriera.